Il sole è indubbiamente l’inquinante più nocivo per la nostra pelle. La sua interazione con i melanociti, cioè le cellule che producono melanina, innesca sì l’abbronzatura, ma può portare con sé anche macchie da iperpigmentazione. Vediamo insieme alcune informazioni su questo tema!
Sole, ormoni e infiammazione: una combinazione pericolosa
Gli ormoni sono probabilmente uno dei reagenti peggiori nella combinazione tra pelle e sole. Ciclo mestruale, menopausa, gravidanza, allattamento e alcuni farmaci possono innescare la formazione di macchie, quando la persona si espone al sole, anche se utilizza la protezione solare.
L’infiammazione è sicuramente il peggiore. La pelle appena depilata o epilata (con rasoio, ceretta, laser, eccetera) o infiammata da un trauma, da un brufolo, da una cicatrice non deve mai essere esposta al sole. L’interazione tra sole e infiammazione infatti crea una macchia solare, più scura del tono della pelle circostante, che è molto complesso mandar via.
I luoghi in cui le macchie si sviluppano più facilmente sono il volto, il dorso delle mani, il torace e la schiena.
Prevenzione: cosa fare?
Solamente due sono le precauzioni possibili per evitare la formazione di macchie della pelle:
- Non stare al sole, specialmente durante periodi di mutazione ormonale e dopo che la pelle ha subito un trauma infiammatorio di qualche tipo
- Se si è obbligati a starci, utilizzare abbondantemente e frequentemente una crema solare con filtro UVB e UVA e valore di protezione non inferiore a 30, anche se la pelle è già abbronzata o naturalmente scura. La crema solare andrebbe applicata ogni massimo 3 ore, specie dopo aver sudato o fatto sport o bagni e docce; la quantità suggerita dagli esperti è di circa 2 mg per centimetro quadrato di pelle esposta. Insieme alla protezione solare è possibile utilizzare anche indumenti tecnici pensati per gli sport outdoor, che filtrano una parte della radiazione solare.
Come eliminare macchie già evidenti?
A seconda del grado di profondità della macchia è possibile intervenire con diverse azioni. La prima è quella di esfoliare la pelle, con trattamenti chimici. Ne puoi trovare alcuni qui. Di acidi per uso domestico ne esistono molti: è indispensabile seguire meticolosamente le istruzioni sulla confezione ed eseguire il trattamento quando non si prevede di esporsi al sole.
Alcuni acidi sono inseriti anche in trattamenti spot, in creme e in sieri o tonici, non solamente in peeling per uso casalingo da applicare e poi risciacquare.
L’estetista può applicare peeling più intensi, che richiedono di essere maneggiati da un esperto per la concentrazione di acidi utilizzati.
Il medico estetico o il dermatologo possono intervenire sia con il peeling che con il trattamento laser. In entrambi i casi è prevista una convalescenza dal trattamento, che prevede anche l’assoluto divieto di esporsi al sole, anche con la protezione solare, per diverse settimane.