Diventare archeologo: il fascino della storia
Fare l’archeologo è uno dei mestieri più affascinanti che esistano. Essa permette di viaggiare molto e andare alla scoperta di oggetti e reperti che riportano a civiltà antiche, mondi lontani e culture diverse, con un pizzico di mistero che da sempre ha caratterizzato la figura dell’archeologo grazie anche al famosissimo Indiana Jones che ha calcato gli schermi dei cinema negli anni ’90.
Per chi nel passato è stato affascinato da questo personaggio fino a volerne interpretare le gesta e quindi trasformare la propria passione per la storia e l’archeologia in professione, è necessario possedere alcune conoscenze che permettono di avere ben chiaro quale sia il percorso da seguire per studiare archeologia.
Per intraprendere il percorso di studi al cui termine si potrà diventare archeologo è necessario innanzitutto possedere un diploma di scuola secondaria superiore, meglio ancora se esso consiste nella maturità classica, in quanto in questo liceo vengono studiate le lingue antiche come il latino e il classico che permettono di ottenere una buona base per gli studi universitari del settore.
Come diventare archeologo: il percorso di studi
Infatti gli studi minimi per diventare archeologo prevedono una laurea triennale, anche se possono essere scelti tre indirizzi diversi. La laurea in archeologia triennale di lettere ad indirizzo classico prevede lezioni incentrate sullo studio delle storie antiche e medievali e la storia dell’arte, anche se non mancano gli esami sule lingue classiche e sull’archeologia.
La laurea triennale in beni culturali, invece, prevede uno studio più intensivo dell’archeologia rispetto alla precedente, sull’arte e sulla storia con la possibilità di effettuare degli stage formativi nei quali è possibile fare esperienze di scavo.
L’ultima tipologia di laurea triennale che è possibile intraprendere per diventare archeologo, è quella che permette di diventare dottori in storia antica e medievale, anche se scegliendo questo indirizzo e proseguendo gli studi è possibile che vengano a mancare crediti che invece sono necessari per il termine del proprio percorso. Se invece al termine del percorso di scuola superiore si hanno già le idee chiare su quello che sarà il proprio futuro e ci si immagina già con il caschetto in mezzo a qualche scavo archeologico, conviene non perdere tempo e indirizzarsi direttamente verso la facoltà di archeologia, della durata di 5 anni.
In questo corso di studi l’attenzione è posta principalmente sulle epoche storiche risalenti all’antica Roma o gli antichi greci, oltre ad accenni sull’era medievale. Ultimamente poi i corsi di studi di questa laurea si sono andati via via espandendo comprendendo la storia orientale, l’egittologia e le civiltà asiatiche.
Che cosa fa l’archeologo dopo il termine degli studi
Al termine della laurea magistrale in archeologia, chi è diventato dottore archeologo si trova davanti a due possibilità: la prima prevede una scuola di specializzazione in archeologia della durata di due anni nei quali vengono approfonditi gli studi sui beni archeologici al termine del quale è necessario superare un concorso che comprende sia il curriculum acquisito, sia le conoscenze teoriche.
La seconda strada che si può intraprendere riguarda invece la vincita del dottorato che permette di partecipare alle spedizioni e agli scavi archeologici ed esaminare qualche reperto archeologico. Se poi lavorare come archeologo vi affascina, ma alla terraferma preferite il mare, potreste diventare archeologo subacqueo arricchendo il curriculum universitario specializzandovi in archeologia marittima nel corso della vostra laurea magistrale in archeologia.