Archeologi italiani all’opera: le missioni all’estero
Sono veramente tantissime le missioni archeologiche italiane in atto in questi anni in diverse zone del Mondo, anche se le aree in cui gli archeologi italiani si concentrano di più nelle proprie missioni sono quelle che interessano il territorio asiatico e africano.
Infatti vi sono diversi progetti che nel corso degli anni si stanno portando avanti, destinati alla ricerca e allo studio dei diversi siti archeologici che sorgono nelle varie nazioni, dai quali si possono ottenere informazioni utili ad aumentare le conoscenze sulle civiltà che fino ad ora si possiedono e offrirne testimonianze.
Un gran numero di archeologi italiani sono diffusi in diverse aree del mondo e sono al lavoro con diversi scopi, il tutto seguito sotto la sovrintendenza del Ministero degli esteri e del Ministero dei Beni Culturali, i quali contribuiscono al finanziamento dei progetti stessi.
Ma nello specifico andiamo a vedere quali sono le principali missioni archeologiche italiane all’estero, analizzando in particolar modo quelle che riguardano il continente africano e quello asiatico.
Le missioni archeologiche italiane in Africa
L’Africa è un continente conosciuto in tutto il mondo per la sua valenza storica grazie alle diverse civiltà e culture che hanno vissuto nei diversi territori e che ne hanno quindi influenzato le tradizioni.
Uno dei siti sui quali si sta maggiormente focalizzando l’attenzione è quello di Bakchias-Kom Umm El-Atl: la missione archeologica italiana presente in questo sito è volto allo studio dei centri urbani che sorgono nel Fayyum, area abbandonata all’epoca dell’età tolemaica, romana e tardo-antica.
Da oltre 20 anni gli archeologi italiani sono al lavoro soprattutto a Bakchias, e sono incentrate a valorizzare il luogo studiandone le modificazioni avvenute nel tempo del paesaggio urbano e del territorio presso il quale sorge. Un altro importante progetto è quello volto alla conservazione di un luogo sacro che sorge a Manqabad, più precisamente nel monastero di Abba Nefer.
Ad operare in questa zona sono principalmente delegazioni collegate a diverse università italiane, tra cui quella di Napoli e di Roma, che tramite gli archeologi italiani inviati sul posto ambiscono allo studio, al recupero e alla valorizzazione del monastero, offrendo inoltre corsi di formazione ai colleghi egiziani. Tra le altre missioni archeologiche italiane in queste zone ricordiamo inoltre quella sull’Isola di Nelson e presso l’oasi di Farafra.
Le missioni archeologiche italiane in Asia
Sono quasi 30 le missioni archeologiche attualmente attive che coinvolgono studiosi italiani in vari siti presenti nel continente asiatico, ricco di storia e tradizioni diverse grazie all’influenza di varie culture nel corso del tempo e della presenza di molteplici popolazioni.
Una delle missioni archeologiche italiane all’estero più affascinanti è quello che si trova a Kyushu, in Giappone. Questo progetto è volto alla ricerca subacquea, e non solo, del patrimonio archeologico appartenente alle isole di Ojika e Takashima, valorizzandone i reperti trovati. Spostandosi dal Giappone all’India, l’università di Bologna, in collaborazione con la Sovrintendenza Archeologica indiana, stanno portando avanti un progetto volto allo studio del porto di Lothal in quanto in tempi passati, e non solo, rappresentava uno dei maggiori porti commerciali della zona.
Numerose sono poi le altre missioni archeologiche italiane all’estero, in particolar modo nella zona dell’Oman, del Pakistan, Iran e Afghanistan.