Stitichezza nei neonati: sintomi, cause e rimedi

Siamo consapevoli del fatto che i piccoli possono essere soggetti a più disturbi molto fastidiosi. Tra questi rientrano anche la cosiddetta stitichezza che nei neonati rappresenta un sintomo che va attenzionato con cura e mai sottovalutato.

Definiamo il problema

Dobbiamo stare attenti a cosa si intende per stitichezza, perché capita spesso che i genitori la identifichino con l’assenza di quella giornaliera, inglobando in questo problema altre sintomatologie che possono interessare da vicino l’apparato intestinale del neonato. Da un punto strettamente clinico, è opportuno sottolineare, che il concetto di stitichezza riguarda uno specifico sintomo e che un bambino si può definire stitico quando:

  • Evacuazione è difficoltosa e/o dolorosa;
  • Le feci sono dure e consistenti.

Pertanto per capire se il bambino è stitico o meno è necessario monitorarlo, esaminando più volte al giorno il pannolino e stando attenti che tra un’evacuazione e l’altra non trascorrano mai più di due giorni.

Spesso sono gli stessi bambini a lanciarci segnali inconfondibili, infatti possiamo dire che il momento di intervenire è giunto quando il piccolo si mostra particolarmente agitato o comunque infastidito. Vogliamo segnalarti anche la presenza di un sito interamente dedicato ai genitori ed ai bambini che vale la pena visitare:genitoriebebe.it , dove troverai tante informazioni utili relative al settore premaman ed ai neonati!

Rimedi naturali per la stitichezza nei neonati

Come nella maggior parte dei casi, esistono dei rimedi naturali anche per la stitichezza. Questo problema è generato dalla durezza delle feci che il bambino ha difficoltà ad espellere. In questi casi, se non è indispensabile che intervenga direttamente il pediatra, mamma e papà possono adoperarsi personalmente per attenuare il malessere con procedimenti naturali.

Se vuoi qualcosa di soft è possibile fare un massaggio al pancino, muovendo delicatamente le mani in senso orario sulla parte che circonda l’ombelico. Questo agevola il funzionamento del sistema intestinale nell’eliminazione di gas e feci.

Se invece allatti il bambino al seno, anche se generalmente in questi casi i piccoli non hanno problemi di stitichezza, è necessario che ad essere opportunamente controllata sia l’alimentazione della mamma, alla quale consigliamo di inserire all’interno della sua alimentazione alimenti ricchi di fibre e di bere tanta acqua. Se il piccolo si alimenta invece con cibi solidi è possibile tentare di inserire nella sua dieta fonti di fibre, tra le quali ricordiamo ad esempio:

  • Prugne secche,
  • Pere,
  • Cereali integrali in piccole quantità.

Ricordati di usare l’olio d’oliva sia per condire l’insalata che per cucinare. Se possibile prova a far bere il bambino di più, anche questo facilita l’evacuazione.

Altri rimedi per la stitichezza dei neonati

Se i rimedi naturali non sono efficaci è opportuno provare ad usare altri rimedi per la stitichezza dei neonati, che sono però più invasivi per il piccolo. Parliamo del fatto di favorire l’evacuazione con un sondino rettale, che generalmente si compra in farmacia.

Chiaramente prima utilizzarlo è importante che tu legga in modo dettagliato il foglietto illustrativo e porre molta attenzione nell’uso lubrificandolo prima di introdurlo all’interno dell’ano e spostandolo in senso circolare al fine di sollecitare le pareti rettali.

Se anche questo rimedio dovesse risultare non efficiente allora si può pensare di ricorrere ad una piccola supposta di glicerina, adatta ai neonati. Questo metodo, come d’altro canto il precedente, è invasivo e fastidioso per il piccolo ma al contempo è anche un metodo momentaneamente risolutivo.

Perché momentaneamente?

Perché chiaramente parlando di soluzioni “artificiali” è normale che queste non risolvano il problema in maniera definitiva, soprattutto se questo è legato all’alimentazione. È quindi necessario modificare anche la dieta. Se la stitichezza nel bambino è legata all’abbandono del pannolino, fai attenzione a rimuovere tutti i fattori ambientali che rappresentano in qualche modo un impedimento alla corretta evacuazione.

Questa importante fase di passaggio dev’essere per il piccolo il più serena possibile, quindi non avere fretta.

Cos’è opportuno non fare?

Cos’è opportuno non fare? No alle purghe o ai lassativi, soprattutto nel caso di neonati, perché in questa fascia d’età così delicata i piccoli non hanno ancora sviluppato un apparato intestinale adatto ad affrontare un tale trattamento.

Altro? Sì. Rivolgiti al pediatra se la situazione ti preoccupa o se ti rendi conto che il bambino prova un eccessivo disagio. Quando si tratta della salute dei piccoli è sempre meglio intervenire tempestivamente.