A partire dagli anni ‘50, gran parte dell’infanzia di ogni bambina è stata segnata dai cartoni animati e film d’animazione della Walt Disney. Ogni generazione ha avuto le proprie Principesse Disney di riferimento: ragazze che incarnavano gli ideali e il ruolo della donna in ogni epoca. Ma ad ogni cambiamento sociale, la Disney ha risposto rivisitando la rappresentazione della donna che proponeva per avvicinarla il più possibile alla realtà. Ed oggi non è da meno.
Il brand Principesse Disney e le sue protagoniste
Quello delle Principesse Disney è un vero e proprio media franchise, basato sulle protagoniste femminili dei film d’animazione della Walt Disney Company.
Ideato negli anni ‘90 ma commercializzato solo con l’avvento del nuovo Millennio, il marchio spazia dal cinema all’abbigliamento, fino alle scarpe, ai giocattoli, alle figurine e ai libri.
Inizialmente, le protagoniste di magliette, borse, tazze e bambole erano le otto principesse classiche:
- Biancaneve;
- Cenerentola;
- Aurora de “La bella addormentata nel bosco”;
- Belle de “La Bella e la Bestia”;
- Ariel de “La Sirenetta”;
- Mulan;
- Pocahontas;
- Jasmine di “Aladdin”.
Ma nel corso degli ultimi 10 anni, la Disney ha prodotto nuovi capolavori del cinema d’animazione e la lista dei personaggi femminili Disney che hanno ottenuto il rango di “Principessa” si è ampliata con:
- Merida di “Ribelle”;
- Rapunzel;
- Tiana de “La principessa e il ranocchio”;
Grande esclusa dalla lista è Elsa, la regina di ghiaccio protagonista del blockbuster “Frozen” che però ha un apposito marchio dedicato, il “Disney Frozen”.
Altro personaggio femminile tagliato fuori (ma solo per il momento), è la principessa Sofia, il primo cartone ad esser stato creato direttamente dalla fantasia dei piccoli fan. La Disney infatti studiò le richieste dei bambini delle scuole californiane per capire cosa volessero vedere sullo schermo, dando vita così alla principessa in lilla.
Le principesse Disney moderne, nuovi esempi di donna
Negli ultimi anni lo stereotipo della principessa bellissima ma incapace di badare a sé stessa senza l’aiuto di un aitante principe è stato ribaltato.
I tempi sono cambiati. Il modello di ragazza avente come unico obiettivo il matrimonio, è stato definitivamente sorpassato.
Le bambine, le ragazze e le donne del nuovo Millennio non si riconoscono più nella Biancaneve, Cenerentola o Aurora di turno, che attendono l’arrivo del principe azzurro per salvarsi. Ma ricercano nuovi modelli, vogliono personaggi femminili Disney forti, abituati a combattere per ottenere quello che desiderano, proprio come loro.
La più grande casa d’animazione al mondo questo lo ha capito e si è adeguata di conseguenza.
Se ufficialmente si possono considerare principesse Disney moderne solo gli ultimi 3 nomi del precedente elenco, in verità è doveroso sottolineare che la compagnia lavora da almeno due decenni su questa tematica.
Ad aprire la strada ci hanno pensato la studiosa Belle, che sceglie di rimanere prigioniera nel castello della Bestia per liberare suo padre, e l’intrepida Mulan, che con il suo coraggio riesce a salvare addirittura la Cina.
L’apice della rivoluzione lo raggiungiamo nel 2012 con Merida, principessa che rifiuta categoricamente il matrimonio combinato e gareggia per la sua stessa mano, e con Tiana, che lavora per mettere da parte qualche soldino e riuscire a coronare il suo sogno di aprire un ristorante.
Inedite e coraggiose Principesse Disney che hanno delle chiare ambizioni e lottano per raggiungere i loro obiettivi. Donne che riscoprono il valore dell’amore, non solo inteso come matrimonio tra uomo e donna, ma anche come relazione tra madre e figlia (Ribelle) e tra sorelle (Frozen).
Nuovi modelli per le bambine di oggi, che possono trarre ispirazione dai loro personaggi femminili Disney preferiti.
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