I migliori percorsi di laurea per lavorare nel mondo della finanza

Il mondo della finanza è considerato spesso oscuro e di difficile comprensione, ma è sempre maggiore il numero di coloro che sono interessati a trovare un impiego in questo settore. Oltre ad aspetti caratteriali necessari, è indispensabile un elevato livello di istruzione. La normativa italiana non distingue il percorso tradizionale da quello telematico come quello offerto da Unicusano, motivo per cui è possibile spulciare senza distinzione tra le varie offerte che si ritrovano nel panorama italiano. Il primo passo da compiere è quello di un diploma di laurea, considerato il livello minimo per intraprendere una carriera in ambito finanziario. A questo si aggiunge tradizionalmente una laurea magistrale ed eventualmente un master specializzante, più specifico sull’argomento di interesse.

Il percorso di laurea triennale più gettonato è senza dubbio economia e finanza, ma a questo si aggiunge economia tradizionale, gestione aziendale e matematica. Molto dipende dal ramo della finanza a cui si è interessati: ad esempio in caso di una carriera in matematica finanziaria, è consigliata una laurea triennale in matematica, fisica o ingegneria dell’informazione ed un’eventuale specializzazione in finanza. Oltre al percorso canonico del 3+2, secondo la strutturazione prevista dalla legislazione italiana, è possibile proseguire con ulteriori specializzazioni, perseguibili anche dopo il percorso triennale. Un master in risorse umane online offre un elevato livello di preparazione nella gestione e nello sviluppo delle risorse umane, con aspetti che non vengono analizzati nel canonico corso di laurea. Lo stesso avviene nei master finalizzati alla finanza quantitativa ad esempio, in grado di dare importanti aggiunte a quanto appreso nei tre anni (o cinque, a seconda del percorso scelto) universitari. Molto spesso, i master in ambito finanziario sono consigliati anche perché fondamentali per il network, vale a dire la capacità di creare contatti validi e spendibili a livello lavorativo. Le tre competenze maggiormente richieste per lavorare in questo ambito sono l’analisi finanziari, la gestione degli asset e infine l’analisi del rischio: aspetti da cui non può prescindere chi ambisce a trovare lavoro in quest’ambito.

Molto spesso il percorso di laurea non è sufficiente se non accompagnato da altre certificazioni riconosciute a livello internazionale. I due esempi più noti in tal senso sono il CFA e il CIIA, entrambi specifici per i mercati finanziari. Anzi, talvolta la laurea considerata più ovvia per affacciarsi al mondo della finanza non è più requisito fondamentale. Molto spesso, ad esempio, le banche commerciali sono propense all’assunzione di giovani laureati e laureate appena usciti da giurisprudenza, a cui si potrà aggiungere un eventuale master per ottenere un background economico quantomeno basilare. Questo avviene perché le conoscenze a livello legislativo possono essere cruciali per un istituto bancario.

Molto spesso quando si fa riferimento al mondo della finanza si pensa a chi lavora in borsa e urla numeri all’interno di una grande stanza, come vengono spesso rappresentati dai film più noti relativi all’ambiente. In realtà, sono moltissime le realtà aziendali che si avvalgono dei laureati in finanza. Ai primi posti si trovano certamente le società di trading e investimento, ma anche gli operatori di borsa, i fondi di investimento e i gruppi bancari commerciali. A questi, si aggiungono le compagnie assicurative, le autorità di vigilanza finanziaria e le società di consulenza finanziaria. Infine, sono legate all’ambiente finanziario anche le società di credito al consumo, le banche d’investimento e i dipartimenti economico-finanziari di aziende multinazionali.

Spulciando l’elenco delle professioni che hanno a che fare con il mondo della finanza e sono tra le più remunerative, c’è senza dubbio il responsabile finanziario, che arriva ad uno stipendio di circa 180mila euro annui. Molto dipende dal luogo e dall’azienda per cui lavora, ma questa è una variabile che può essere applicata ad ogni contesto lavorativo. Nel concreto, il responsabile finanziario è colui che gestisce l’aspetto finanziario collegato ad un’azienda: la gestione del budget e lo sviluppo dei bilanci sono le attività principali.

Un lavoro altrettanto gettonato è quello dell’analista finanziario, con circa 150mila euro l’anno di compenso. I compiti che svolge sono ampi e molto vari tra loro, a seconda della ditta per cui è assunto. Si passa dalla raccolta di informazione su società e azioni fino alla consulenza diretta verso le aziende o i clienti. Chiude il podio dei lavori più pagati l’economista, ma anche in questo caso sono molti gli aspetti su cui ci si può specializzare: analisi delle tendenze di mercato ed interpretazione sono i più frequenti.

La classifica dipende, come detto, dal luogo in cui si lavora. Per quanto riguarda il caso italiano, il lavoro in finanza non offre le stesse retribuzioni di altri paesi come Francia o Regno Unito. La penisola, infatti, presenta strutturalmente retribuzioni più basse, questo in senso lato nel mondo lavorativo, e di conseguenza non può non aver rifletti anche nell’ambito finanziario. Per quanto riguarda però il tasso di occupazione, certamente la laurea in finanza e affini garantisce un’alta percentuale: entro i tre anni dalla laurea, si attesta al 92% di occupazione, con uno stipendio netto mensile di poco oltre i 1550 euro.