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Ricerca e raccolta funghi: cose da sapere e attrezzi indispensabili

Siete appassionati di funghi e vorreste approfittare delle giornate autunnali per andare a raccoglierli? Passeggiare nei boschi – magari in compagnia di amici – alla ricerca di golosi funghi da raccogliere e portare a casa è un’occasione di svago e divertimento. Soprattutto se la compagnia è quella giusta e se il luogo offre sentieri facilmente percorribili per una camminata in collina o in montagna.
Tuttavia, occorre ricordare, in particolare, che per poter raccogliere i funghi è necessario disporre del relativo patentino (che richiede uno studio specifico sulle varietà di funghi grazie al quale si impara a riconoscere quelli commestibili, quelli velenosi e quelli tossici) ed essere opportunamente attrezzati, con gli strumenti e gli accessori idonei per la raccolta e una corretta conservazione del prodotto.

Per ottenere il patentino, occorre rivolgersi all’Ufficio Caccia e Pesca del comune di residenza e seguire l’iter indicato, che prevede il pagamento di un importo variabile a seconda della Regione in cui si vive (qui la pagina della regione Lazio dedicata all’argomento), destinato a finanziare il corso di studi impartito della ASL, che servirà poi ad ottenere l’attestato di frequenza e il conseguimento del patentino, ovvero il documento che consentirà ufficialmente di raccogliere i funghi.

Altro aspetto fondamentale è l’attrezzatura e gli accessori da non lasciare a casa nel momento in cui si decida di andare a raccogliere i funghi.

Attrezzature e accessori raccomandati

Partiamo dall’abbigliamento, aspetto importantissimo quando ci si addentra nel bosco, in montagna, in zone piovose poco frequentate e in cui è altamente probabile trovare del fango scivoloso.
I capi di abbigliamento ideali sono quelli da montagna: giacche e pantaloni resistenti, possibilmente impermeabili, per evitare il contatto con piante appuntite e irritanti o insetti fastidiosi, e stivali di gomma piuttosto alti. In alternativa, scarponi robusti e alti dotati di suola con carroarmato, che consente di muoversi agevolmente anche in prossimità di discese ripide e fangose, ruscelli e aree poco praticabili con le scarpe da tennis.
Tra gli accessori indispensabili ricordiamo il cestino o la gerla di vimini porta funghi, che – a differenza di quanto potrebbe sembrare – non è affatto un vezzo, ma uno strumento obbligatorio per legge, perché consente alle spore di diffondersi nel bosco e di sviluppare così – a loro volta – altri funghi. Oggi è ormai possibile acquistare cestini e contenitori in vimini specifici su uno dei numerosi siti specializzati.

Tra le attrezzature fondamentali per la raccolta e la successiva pulizia dei funghi occorre ricordare l’apposito coltello, che consente di prelevare i funghi dal terreno in modo corretto e poi pulirli subito, grazie all’apposito pennellino annesso. Alcune aziende si sono specializzate nel tempo proprio nella produzione di attrezzature specifiche, come quella dei coltelli Opinel che realizza accessori studiati per chi raccoglie funghi e svolge attività outdoor. Utilizzando il pennellino per la pulizia dei funghi al momento della raccolta, si lasciano le spore sul posto e ciò aiuta la riproduzione del bosco stesso.

Quando raccogliere i funghi?

Il periodo ideale per raccogliere i funghi varia a seconda delle varietà che si desidera; ad esempio, il periodo autunnale è ideale per chi ama questa attività perché si trovano tutte le varietà (anche quelle non commestibili e mortali), nel periodo che va da marzo ad aprile si raccolgono Prugnoli, Spugnole e Gambesecche; nel periodo di maggio e giugno si possono raccogliere i Galletti e i Porcini, in estate si trovano invece gli Ovoli. Il momento ideale della giornata per raccogliere i funghi è alle prime luci dell’alba, quando il bosco è ancora umido per via della rugiada notturna.

Come raccogliere i funghi?

Per raccogliere i funghi ci vogliono alcune particolari accortezze per non rischiare di rovinare l’ambiente boschivo circostante e per non danneggiare il prodotto finale.
Occorre ricordare, infatti, di non raccogliere tutti gli esemplari presenti sul posto ma di lasciarne sempre qualcuno per consentire alle spore presenti di generare altri esemplari e di rinnovare il piccolo habitat.

I funghi non vanno raccolti tagliandoli alla base, ma vanno estratti delicatamente, fermando, con una mano, il terreno sottostante, in modo da non portare via la piccola zolla di terreno attaccata.
Una volta raccolto il fungo (accertandosi prima che appartenga a una delle specie commestibili), occorre pulirlo con pennellino allegato al coltello e sistemarlo con cura nel cestino/zaino in vimini poggiandolo in posizione capovolta (in modo da far uscire eventuali larve nascoste).
Se non siete sicuri della commestibilità di alcuni funghi che avete raccolto, metteteli da parte, lasciateli interi nel cestino e portarteli all’ufficio dell’Ispettorato micologico della vostra ASL di appartenenza, che sarà in grado di darvi una risposta certa.