prestiti inpdap

Prestiti Inpdap Tabelle: regolamento finanziamenti online per pensionati e dipendenti pubblici

Le tabelle ufficiali dei prestiti Inpdap, finanziamenti a condizioni agevolate destinati soltanto ai pensionati e ai dipendenti pubblici con contratto a tempo indeterminato. L’ente pubblico elargisce i propri prestiti personali, infatti, solo ai propri dipendenti e per estensione ai pensionati che percepiscono il denaro sempre dall’ente previdenziale dopo l’unificazione tra Inpdap e Inps.

Per concedere denaro in prestito a condizioni agevolate l’Inpdap ha creato un apposito fondo di credito e degli accordi commerciali (grazie ad apposite tabelle) con diverse finanziarie, in modo che se un pensionato o un dipendete pubblico dovessero avere bisogno di liquidità possano tranquillamente prendere un finanziamento senza dover pagare troppi interessi. Si parla infatti di tassi che sono veramente bassi, circa la metà, se non meno, di quelli presenti normalmente sul mercato finanziario.

Tabelle dei prestiti Inpdap: dove consultarle?

Esistono varie tipologie di tabelle dei prestiti Inpdap, a seconda delle esigenze che si hanno, questo perché l’ente si è organizzato per offrire ai propri affiliati i migliori servizi possibili per quanto riguarda prestiti, finanziamenti e mutui.

Sono tre le principali tabelle da consultare, qualora abbiate intenzione di richiedere un prestito Inpdap, tutte ottime. Per ognuna di esse è possibile effettuare delle simulazioni per constatare l’entità della rata, procedendo direttamente online attraverso il sito ufficiale Inps.

Per quanto riguarda i prestiti personali Inpdap per dipendenti pubblici e pensionati l’importo massimo che si può richiedere non è prestabilito, bensì si basa sullo stipendio netto percepito nonché sull’età dell’interessato, in funzione della tabella relativa. In base allo stipendio e all’età si potranno così variare sia l’importo che la durata, e di conseguenza, naturalmente, anche il tasso di interesse, sia il Tan che il Taeg.

Questo perché il prestito dovrà essere risarcito con la cessione del quinto, ovvero con la sottrazione da parte dello stipendio del dipendente, o del pensionato, del 20% dell’importo netto. Poiché il saldo deve essere effettuato prima della pensione se si è dipendenti pubblici e prima di un determinato limite d’età se si è pensionati, l’importo non può superare una determinata lunghezza e una determinata somma.

Per scoprire quindi il massimo che si può richiedere e nel massimo tempo di rimborso, occorre necessariamente effettuare la simulazione con le tabelle Inpdap reperibili online.

Calcolo Taeg e Tan del prestito Inpdap tramite le tabelle

Il tasso annuo applicato dalle tabelle dei prestiti Inpdap è, come spiegato all’inizio, agevolato perché erogato direttamente dall’ente, è del 4,95%, al quale si devono aggiungere le spese di amministrazione dello 0,50%.

Oltre alla durata, per quanto riguarda i dipendenti, occorre tener conto anche del Tfr, che in proporzione mette una soglia all’importo massimo che si può richiedere. Questo perché per il dipendente c’è sempre il rischio licenziamento, di conseguenza l’ente Inpdap per non rischiare di perdere il capitale erogato deve necessariamente rifarsi sul Tfr del richiedente, che servirà a coprire le spese in caso di perdita del lavoro.

Per quanto riguarda invece l’evento morte, c’è una piccola, si fa per dire, assicurazione obbligatoria che viene stipulata assieme al contratto di prestito che serve per l’appunto a garantire l’Inpdap dall’evento nefasto in modo da non lasciare nei guai gli eredi in caso di restituzione del denaro, cosa a cui purtroppo occorre necessariamente tener conto nella vita anche se per vivere in maniera più felice si fa finta che non possa accadere.

Per ulteriori informazioni sui prestiti Inpdap: http://www.24economia.com/prestiti-inpdap/