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L’Oro e il suo andamento nel tempo

Introduzione

L’oro è una materia prima molto importante, di grande valore e con una storia alle spalle davvero interessante. Questo elemento ha da sempre un valore nominale elevato, soprattutto derivante dal fatto di avere una difficoltà estrattiva notevole. Storicamente è sempre stato considerato il bene rifugio per eccellenza. Chiunque avesse una riserva di oro, era considerato una persona importante e facoltosa. I vari imperatori, re o persone rappresentati il potere economico e politico, possedevano sempre dei quantitativi ingenti di questo prezioso metallo. Inoltre lo conservavano in luoghi segreti e sicuri, ed in caso di rivolte popolari, o perdite potere, lo facevano recapitare in luoghi più sicuri. L’oro è considerato un bene rifugio, perché a differenza di qualsiasi altro bene, nella transizione da un paese ad un altro, non è soggetto a perdita di valuta. Ad esempio, se voi provate a “cambiare dollari in euro, sarete soggetti ad un guadagno o perdita, dovuto alla differenza di valore delle due monete. L’oro invece, in qualsiasi luogo del pianeta, non è soggetto a nessuna variazione,mantenendo il proprio valore ovunque. Insomma un vantaggio davvero non da poco, che consente a questo elemento, di essere considerato il bene rifugio per eccellenza.

Un po di storia circa il suo andamento nel tempo

L’oro cominciò ad essere impiegato come moneta corrente in Inghilterra, ove si adottò il sistema del “Gold Standard” nel 1816. Successivamente altri paesi ne seguirono l’esempio. Con questo sistema le monete nazionali erano convertibili in oro.
L’inizio della prima guerra mondiale segnò la fine del sistema aureo e fu seguita da un periodo di instabilità. Nel 1925 la Gran Bretagna e nel 1927 la Francia ritornarono sostanzialmente al sistema pre guerra. Le banche centrali affiancarono alle riserve auree quelle in valute convertibili, facendo nascere il “Gold Exchange Standard”. Nel 1944, per iniziativa degli Stai Uniti e dell’Inghilterra i rappresentanti di 44 paesi si riunirono a Bretton Wood, dando così luogo alla nascita del Fondo Monetario Internazionale (F.M.I.). Una vera e propria rivoluzione, ogni paese partecipante fu obbligato a versare al F.M.I. una quota di oro e di moneta nazionale dichiarando la parità tra la propria valuta e l’oro.    
Nel 1948 la Francia fu il primo paese a legalizzare la negoziazione di oro, seguita nel 1951 dalla Svizzera, Paese privo di barriere all’importazione e all’esportazione. Nel 1954 riaprì il mercato di Londra e negli anni Sessanta avvenne la rottura dell’equilibrio tra domanda ed offerta, causata dalla grave crisi del dollaro, che indusse molti operatori a forti acquisti d’oro. Marzo del 1968 può essere considerata la data ufficiale della nascita del libero mercato dell’oro, il cui prezzo veniva determinato dalla domanda e dall’offerta. Una super rivoluzione, che pian piano ci ha portato ai giorni nostri.
Sebbene recentemente la funzione monetaria dell’oro si sia progressivamente modificata, ha mantenuto comunque un ruolo rilevante.

Chi è dove si determina la quotazione dell’oro oggi

Oggi l’oro e la sua quotazione, vengono determinati dalla Bullion Vault, che si trova nella città di Londra. Due volte al giorno, viene inoltre stabilito il Gold Fixing, il punto di riferimento internazionale per il prezzo dell’oro fisico. Le quotazioni dell’oro decise al Fixing sono utilizzate dagli operatori del settore, per esempio venditori di monete e lingotti, per aggiustare il prezzo una volta al giorno, ma anche da chi possiede riserve d’oro importanti che necessitano di una valutazione ufficiale. In questi ultimi anni inoltre, sempre connessi a questa attività, sono sorti tanti compro oro, veri e propri punti vendita, nei quali le persone si recano per versare il proprio oro usato. Questo viene valutato in base alla quotazione di cui vi abbiamo appena parlato. L’oro, quindi, in un periodo di crisi economica, ancora una volta si è rivelato, il bene rifugio per eccellenza.