Quando si deve scegliere l’arredamento di casa è sempre necessaria una certa dose di impegno. Sia che si debba arredare il nuovo appartamento o che si voglia cambiare look ai propri spazi, la scelta tra i diversi stili di arredamento è sempre molto ampia.
Negli ultimi anni, poi, sono nati molti stili di arredamento diversi, alcuni venuti fuori dalla fusione di stili preesistenti.
Tra le tante opzioni a disposizione c’è lo stile vintage, che negli ultimi anni sta conquistando sempre più persone, decise a ricercare i pezzi migliori.
Lo stile vintage è spesso erroneamente confuso con lo stile retrò. Molte persone, infatti, usando i termini vintage e retrò come fossero sinonimi. È bene precisare che non è così, pertanto in questo articolo vedremo qual è la differenza tra vintage e retrò e quali sono i consigli utili per arredare casa in perfetto stile vintage.
Arredamento vintage e retrò: similitudini e differenze
Il vintage è uno dei termini più blasonati nel campo dell’arredo e del design. Questo termine viene a noi dal francese antico ed era utilizzato per indicare i vini migliori perché più antichi.
Traslando questa informazione nell’arredamento, per potersi definire vintage un oggetto deve quindi essere autentico, antico e di ottima qualità.
Nello specifico si richiede che abbia un’età di almeno 20 anni e che i materiali usati e la fattura siano di elevata qualità.
Se si rispettano queste caratteristiche, non è difficile scegliere gli oggetti migliori che diano reale valore e gusto al nostro arredamento. Non solo, qualsiasi oggetto può essere vintage se ha questi requisiti. Lampade, mensole, bicchieri, orologi: diventano tutti ottimi oggetti di design per arredare al meglio la propria casa.
Se questo è lo stile vintage, qual è allora lo stile retrò?
La definizione di stile retrò si estrapola direttamente dalla sua differenza con il vintage.
Infatti, mentre lo stile vintage si compone di pezzi antichi originali, appartenenti ad un’epoca ormai passata, lo stile retrò si ottiene realizzando degli oggetti ex novo che richiamino l’arredo vintage.
I due stili possono essere simili tra loro e questo è alla base della confusione che spesso c’è sull’argomento.
Certamente, si può arredare creando un mix di oggetti dei due stili, ma per fare questo serve attenzione ai dettagli e cura. In caso contrario, si potrebbe dar vita ad un arredamento davvero poco accattivante.
Come creare un arredamento vintage
Creare un arredamento vintage ha un effetto ancora più esclusivo se mixato a dovere con parte dell’arredo in stile moderno. La scelta dei pezzi vintage autentici è la parte iniziale. Tenendo bene a mente la necessità di puntare sulla qualità e sulla creatività.
I luoghi migliori dove trovare mobili e oggetti vintage sono i mercatini dell’usato, i siti specializzati o le soffitte dove negli anni sono stati conservati alcuni oggetti, non credendo che avrebbero acquisito valore dopo 20 anni o più.
Talvolta può accadere che ci si imbatta in oggetti vintage che necessitano di essere restaurati ed in questo caso si ha l’occasione di creare un pezzo unico, dimostrando tutta la propria creatività.
Indipendentemente dall’epoca che si vuole rappresentare nel proprio arredamento, si possono seguire alcuni consigli per ricreare un arredo vintage.
Scegli il gancio tra vintage e moderno
Nell’arredare casa in stile vintage, la scelta migliore è quella di integrare questo stile con oggetti contemporanei, per fare questo, però, è necessario prestare attenzione a non fare un mix eccessivo. Il consiglio è proprio quello di scegliere un elemento che faccia da gancio tra i due stili, come per esempio un motivo che funga da richiamo o un materiale, come per esempio il marmo, ottimo per tante idee di arredo.
Decorare con il rapporto 80/20
Anche per arredare casa vale il Principio di Pareto dell’80/20.
Parlando della fusione di due stili di arredamento, la famosa regola dell’80/20 significa che il 20% dell’arredamento deve fare l’80% dell’effetto visivo.
Quindi se si vuole arredare in stile vintage, non serve che sia tutto antico, bensì basta che il 20% dei pezzi sia vintage ma che il suo valore decorativo “pesi” in casa per l’80%.
Questo si può ottenere mixando con attenzione pochi oggetti vintage di grandi dimensioni, come una poltrona in soggiorno, a piccoli pezzi vintage da posare sui piani, come agende o orologi.
A tutto colore
Quando si arreda, la prima scelta è quella dello schema cromatico. Se si vuole ricreare un ambiente vintage, però, si possono fare delle eccezioni scegliendo due colori dominanti, come il giallo oro o il verde oliva. In alternativa, se non si vuole osare troppo, si può scegliere un unico colore dominante e giocare con tonalità e accenti.
Proporzioni oversize
Se si devono arredare degli spazi piccoli, un buon consiglio è sicuramente quello di puntare su un grande oggetto vintage che richiami su di sé l’attenzione. Si può trattare di un grande tavolo in legno o un divano in pelle anni ‘50. Questi, uniti al resto dell’arredamento contemporaneo, sapranno valorizzare l’ambiente.
Tessuti vintage
Un consiglio per creare un ottimo equilibrio nell’arredo di casa, è quello di utilizzare dei tessuti vintage che rendano gli ambienti caldi e confortevoli. Si può trattare di tappeti, tende o coperte da posare sul divano. È bene restare su una scala cromatica coerente con il resto della stanza, ma questo non significa che non si possa essere creativi scegliendo, per esempio, fantasie animalier.
Occhio agli spazi
È molto importante che ogni pezzo sia valorizzato, per questo motivo bisogna considerare lo spazio che ci deve essere attorno ad ogni mobile o altro oggetto. L’obiettivo è dar loro la possibilità di attirare l’attenzione e non quello di riempire le stanze a più non posso.