Chiunque possieda un’auto non può fare a meno di dedicarle qualche piccola o grande attenzione per mantenerla sempre in buono stato, dal classico autolavaggio alla lucidatura con prodotti appositi, passando per processi più duraturi ed efficienti come il car detailing. I progressi scientifici in ambito di nanotecnologie, tuttavia, possono essere applicati con ottimi risultati anche alla cura della carrozzeria, con risultati ancora più sorprendenti. Le autorimesse in grado di offrire un trattamento nanotecnologico auto non sono ancora tante, ma sono in continuo aumento su tutta la penisola. Andiamo a vedere con l’aiuto di My Car Service, azienda specializzata in Car Detailing a Reggio Emilia in cosa consiste il trattamento nanotecnologico auto, in cosa differisce dalle altre tecniche e i costi di lavorazione.
Trattamento nanotecnologico auto: in cosa consiste
Innanzitutto, una doverosa premessa: la nanotecnologia è un ramo della tecnologia che si occupa del controllo della materia su scala molecolare e atomica, fino al nanometro (un miliardesimo di metro). Nel campo dell’automotive, le nanotecnologie possono essere applicate con successo per donare brillantezza e profondità alla carrozzeria della vostra macchina, ancor di più rispetto alle normali cere e sigillanti: e questo avviene proprio grazie alle ridottissime dimensioni delle particelle di prodotto. Qualsiasi superficie esterna di una vettura ha un aspetto poroso, che le cere e i sigillanti non riescono a varcare perché costituiti da particelle con diametro maggiore: i prodotti nanotecnologici, invece, possono attraversare questi pori e stabilire un contatto chimico, anziché meccanico, con la carrozzeria. Il risultato? Una maggiore potenza, durezza, resistenza agli urti, al calore, alla luce e all’ozono (in quanto composti da materiale inorganico incapace di assorbire i raggi UV). Il trattamento nanotecnologico auto permette un maggiore “scivolamento” esterno, ma non difende affatto dai graffi e micrograffi.
Trattamento nanotecnologico auto: l’effetto loto
Una delle peculiarità del trattamento nanotecnologico auto è la sua capacità autopulente nei confronti di detriti o impurità presenti sulla carrozzeria, come insetti o resine di alberi. La denominazione “effetto loto” deriva proprio dalle foglie di loto, che sono ricoperte da un sottile strato di cera idrofobica che riduce l’area di contatto tra l’acqua e la foglia stessa impedendo anche che l’acqua scivoli via in rivoli, bensì raccoglie ogni singola goccia e la fa rotolare secondo gravità portandosi via tutte le impurità presenti sulla superficie. Il trattamento nanotecnologico auto si comporta nello stesso modo e dona alla carrozzeria una brillantezza anche senza ripetuti cicli di lucidatura: il tutto senza interventi chimici aggressivi.
Trattamento nanotecnologico auto: durata e costi
In base alla carrozzeria a cui vi rivolgerete, potrete imbattervi in diverse opzioni di trattamento nanotecnologico, sia per quanto riguarda la durata, sia per quanto riguarda un’eventuale accoppiamento dell’offerta con una lucidatura. Alcune carrozzerie garantiscono 3 anni di durata al trattamento nanotecnologico, altre arrivano fino a 5 anni, altre ancora si basano sui chilometri percorsi: quel che è certo è che questa procedura è molto più duratura rispetto a quella garantita da cere e sigillanti, il cui effetto svanisce nell’ordine di alcune settimane.
Per quanto riguarda i costi, una copertura triennale di trattamento nanotecnologico non viene meno di 300/350 euro. Se abbinata alla lucidatura, il prezzo può lievitare ulteriormente fino a 600/700 euro. E’ chiaro che, se voi sceglieste fin da subito un trattamento quinquennale, il prezzo sarebbe ancora più alto ma risparmiereste rispetto ad una copertura 3+2 o 3+3.