Prodotti naturali per depurare il fegato

Prodotti naturali per depurare il fegato

Il fegato è uno degli organi più importanti dell’organismo, fa parte degli emuntori, grazie ai quali sono espulse dal corpo sostanze nocive, e svolge diverse funzioni vitali.
In primis il fegato si occupa della secrezione della bile, che collabora ai processi di digestione, svolge funzione metabolica, permette sia la sintesi che la demolizione dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi, funge inoltre, da riserva e accumulo.

È un filtro e svolge un’azione disintossicante, permette infatti la neutralizzazione e successiva eliminazione delle sostanze dannose, tra cui alcool, farmaci, additivi alimentari, inquinanti ambientali e tossine.
È chiaro che lo stile di vita può influenzare notevolmente la funzionalità epatica, infatti alcuni fattori come un’alimentazione scorretta e ricca di grassi, il consumo smisurato di alcool, il fumo, ma anche alcune malattie batteriche e/o virali, l’uso eccessivo di farmaci e una vita troppo sedentaria, possono minare al buon funzionamento di questo organo fondamentale.

Per evitare di appesantire eccessivamente il fegato, innanzitutto, si deve seguire una corretta alimentazione, povera di grassi e ricca di frutta, verdura, si deve bere molta acqua, si possono seguire in determinati periodi diete depurative e infine si può far ricorso ai rimedi fitoterapici.
Ci sono diverse rimedi naturali per disintossicare il fegato che possono essere usate, hanno infatti proprietà depurative, sono “epatoprotettrici” e permettono di stimolare la funzionalità epatica.

Tra quelle più utilizzate vi sono il carciofo, il cardo mariano, il tarassaco, il boldo, non bisogna dimenticare inoltre, il rosmarino, la cicoria, l’ortica e l’aloe.

Il Carciofo, Cynara Scolymus, oltre ad essere usato in cucina, è conosciuto per le sue proprietà medicamentose, le sue foglie sono ricche di principi attivi che aiutano a depurare il fegato. Contiene flavonoidi, tannini, vitamina C, vitamina B6, calcio, acido folico e tra i componenti principali spiccano la cinarina, la cinaropicrina e l’acido caffeico. Grazie alla cinarina, il carciofo aumenta la secrezione della bile, fluidificandola, è utile pertanto nei casi di bile densa, sabbia biliare e tendenza a produrre calcoli.

Il carciofo stimola anche le secrezioni gastriche, diminuisce i livelli di zucchero nel sangue e protegge le cellule epatiche dalle sostanze tossiche, tra cui l’alcool, perché aumenta la diuresi e il metabolismo dell’etanolo. Diminuisce la concentrazione di colesterolo attraverso un triplice meccanismo, inibisce la sintesi del colesterolo, ne impedisce la trasformazione in LDL ( colesterolo cattivo) e ne favorisce l’eliminazione sotto forma di acidi biliari.
Possiede inoltre azione diuretica e grazie alla presenza di potassio e magnesio promuove la funzione depuratrice renale, ha infine, proprietà antiemetiche (previene o calma il vomito) e spasmolitiche. Può essere usato sotto forma di succo, estratto secco, capsule, è una pianta ben tollerata e sicura, ma può provocare in alcuni casi reazioni allergiche.

I frutti del Cardo Mariano contengono un complesso di sostanze chiamato silimarina con azione protettiva, protegge dagli agenti inquinanti e dalle tossine della digestione, azione tonica, grazie alla presenza di tiramina permette di rafforzare il metabolismo e infine azione normolipemizzante, diminuisce il colesterolo, i trigliceridi e migliora l’attività metabolica.
Il cardo mariano contribuisce alla rigenerazione e alla riparazione delle cellule epatiche danneggiate, viene inoltre usato come coadiuvante nella disintossicazione epatica. La silimarina ha attività antiossidante, contrasta l’azione dei radicali liberi sulle cellule epatiche e viene utilizzata anche in cosmesi sia per le proprietà antiossidanti che per quelle eudermiche (migliora lo stato della pelle). Possiede inoltre potere detossificante nei confronti delle tossine fatali dell’Amanita Phalloides (fungo).

È usato in omeopatia, come tintura madre, in fitoterapia invece, si privilegiano capsule contenenti l’estratto secco; non deve essere utilizzato in caso di occlusione delle vie biliari.

Il Tarassaco, o dente di leone, o soffione  è stato usato fin dall’antichità per le sue proprietà depurative e per l’azione nei confronti dei disturbi epatici. Le foglie grazie alla presenza di flavonoidi, sono importanti per l’attività diuretica, le radici invece, migliorano la peristalsi intestinale. Il dente di leone è ricco di inulina, ma anche polifenoli, triterpeni, acidi fenolici e sali di potassio.
Può essere impiegato per combattere i problemi digestivi, per stimolare le secrezioni dello stomaco e la produzione di bile, grazie alla presenza di sostanze amare, è utile anche per i disturbi della cistifellea e nelle cirrosi epatiche. Stimola inoltre la funzione renale e ostacola la formazione di calcoli, perché aumenta la diuresi favorendo così una diminuzione della ritenzione idrica e aumentando l’eliminazione delle tossine.
È controindicato nei soggetti affetti da epatite, ostruzione delle vie biliari, nei casi di iperacidità gastrica e ulcera peptica, può provocare infine reazioni allergiche.
Il Boldo possiede molteplici proprietà, può essere utilizzato come diuretico, stomachico( stimola la digestione), coleretico e spasmolitico, ha azione epatoprotettrice ed è fluidificante della bile, ne aumenta infatti la secrezione e ne diminuisce la viscosità.
Le sue foglie sono ricche di alcaloidi, flavonoidi e olio essenziale, quest’ultimo contiene ascaridolo, una sostanza neurotossica, pertanto è consigliabile non assumere infusi per periodi prolungati. È un ottimo antiossidante, ricco di boldina, un alcaloide spazzino di radicali liberi.
Può aumentare gli effetti dei lassativi antrachinonici e del warfarin, è controindicato infine, nei pazienti affetti da colestasi o calcolosi delle vie biliari, neuropatie ed epilessia.