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La terapia di coppia: tra istinto e bisogno sociale

Cosa è una coppia? Come evolve? Come può resistere ai danni del tempo, della routine, ai problemi della quotidianità?
Ecco un piccolo viaggio nell’universo della coppia, nei suoi equilibri, che spesso non sono validi nel fluire del tempo.
Un universo difficile, che pur rappresentando un microcosmo autosufficiente, spesso necessita di un aiuto per sopravvivere: la terapia di coppia.

Istinto e bisogno

La vita a due, scegliere un compagno per tutta la vita, non rientra nell’istinto umano propriamente, se non dal punto di vista sociale.
Bisogna infatti distinguere, in modo lucido ed obiettivo, quello che è un bisogno socialmente accettabile e quello che è invece un istinto primordiale.
Il primo vuole soddisfare una necessità sociale di creazione di una relazione duale stabile che, nel tempo, tenderà necessariamente a modificarsi cercando di stabilire un equilibrio, sulla base di due individualità distinte. Il secondo, invece, è l’istinto sessuale della riproduzione, che fa sì che si attivino una serie di segnali organici, che spingeranno i due sessi ad unirsi fisicamente, al fine di garantire la sopravvivenza della specie.

La creazione di una famiglia

Mentre nel mondo animale il primo bisogno è totalmente assente, nelle relazioni umane si tende a far combaciare bisogno ed istinto mediante la creazione, spesso rituale, di una coppia stabile e socialmente riconosciuta.
“Metter su famiglia” è proprio la frase che ben rappresenta il concetto: costruire un nucleo familiare, basato su una coppia stabile nel tempo, che avrà il compito di procreare garantendo, appunto, la prosecuzione della specie.

La famiglia è un nucleo, per definizione, permanente. Ma alla base di questo microcosmo sociale c’è, necessariamente, la stabilità della coppia. Padre e madre sono il pilastro su cui basa la famiglia, se la loro relazione non funziona, crolla la struttura portante della costruzione sociale familiare.

Se, come abbiamo detto, la monogamia in perpetuo non rientra nell’istinto animale, va da sé che la permanenza nel tempo della coppia è difficile se non sostenuta da una serie di travi portanti che esulano dall’istinto e si spostano verso una sfera più profondamente emotiva e funzionale. Affetto,amore, stima, rispetto reciproco, compatibilità caratteriale, dialogo e, last but not least, compatibilità sessuale.
Se queste travi sono ben solide, la coppia riuscirà a resistere nel tempo agli innumerevoli terremoti che, negli anni, andranno a minarne la solidità. Ma se una o più di queste travi dovesse venire a mancare, la coppia (e con essa la famiglia stessa) tenderà a sgretolarsi.

Nel sito web dello psicologo dott. Luigi Scandella, si legge “Si tratta di esplorare, condividere ed anche appassionarsi dei modi unici che portano due persone a formare un equilibrio delicato ed irripetibile”.

Terremoti interni alla famiglia

I terremoti di cui parliamo e che mettono in seria difficoltà la vita di coppia e familiare sono tanti e piuttosto frequenti:

  • La nascita/la perdita di un figlio
  • Incontri extraconiugali
  • Cambio o perdita del lavoro/ difficoltà economiche
  • Difficoltà sessuali
  • Stati emotivi depressivi
  • Malattie
  • Rapporti difficili con le famiglie d’origine

E molti altri.
Ognuno di questi scossoni va a colpire uno o più pilastri della relazione a due, rendendo difficile l’equilibrio su cui essa si mantiene.
Non sono poche le coppie che crollano sotto i colpi della quotidianità. Molte di queste si consumano velocemente, altre forti di una linfa vitale più energica possono recuperare stabilità con un aiuto esterno.

La terapia di coppia

L’aiuto esterno di cui parliamo è la terapia di coppia. Un percorso a cui molto coppie si affidano perché consce di aver perso la stabilità originaria della famiglia, e desiderano recuperarla per proseguire insieme il loro cammino.

Nel momento in cui si comincia questo percorso, è chiaro che esiste di base un affetto profondo e un bisogno potente di mantenere unito il nucleo familiare.
Gli psicoterapeuti specializzati in terapia di coppia, in questo caso, avranno il compito di riportare alla luce non solo le difficoltà presenti nella coppia ma anche, e soprattutto, quelli che erano i punti di forza che l’avevano tenuta unita sino a questo momento: l’innamoramento, l’approccio e la sintonia sessuale, la progettualità, i punti in comune, la visione condivisa della vita, l’amore reciproco, le risate…
Tornare a parlare sarà il primo passo della terapia di coppia, il fine sarà quello di creare nuovi punti di equilibrio, evitando di ristabilire quello vecchio che ha mostrato, oramai, le sue falle.
Il dialogo è il punto focale, manifestare con sincerità le difficoltà all’altro, cercare delle soluzioni comuni.
Con l’aiuto professionale di un terapista ogni pilastro potrà tornare a sostenere la coppia e, con essa, il nucleo familiare, raggiungendo un equilibrio e un benessere primari. Nuovi punti di equilibrio, nuovi pilastri che, se fissati correttamente e con sincerità, potranno risultare più solidi di prima.
La coppia è istinto primordiale e bisogno sociale al tempo stesso, un bisogno da rinnovare ogni giorno e che può soddisfare l’istinto stesso. La ragione, i sentimenti, il dialogo se correttamente uniti alla passione, rappresentano l’equilibrio perfetto.