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Vespa 150GS la nascita del “Vespone”

Ogni veicolo proposto dalla Vespa, a modo suo, ha rivoluzionato il mondo motociclistico. Nel caso del ‘55, il merito va ad uno dei modelli più bramati dai suoi contemporanei dell’epoca (oltre che dai collezionisti odierni): la Vespa 150 Gran Sport.

La linea affascinante di questo motociclo era caratterizzata da cofani laterali particolarmente alti e voluminosi, che la rendono ancor più accattivante. Ma non è solo l’estetica a catturare l’attenzione dei più: merito è anche dei propulsori che trovano maggior spazio negli alloggiamenti a lato.

La sua potenza unica per i tempi la fa entrare a tutta velocità nei sogni dei vespisti che, innamorati della sua imponenza, subito la soprannominano “il Vespone”.

Il GS 150 non aveva niente a che fare con le sue compari precedenti. Bastava sedercisi sopra per rendersene conto: le ruote a 10’’ assieme al telaio rialzato rendono la seduta più alta, e questo unito al motore scoppiettante fa sentire i suoi fruitori i re della strada.

Le novità della Vespa 150 GS

Notevoli i miglioramenti apportati all’impianto frenante. I cerchi in acciaio Vespa montati di serie, dei 3,50×10’’scomponibili, non migliorano solo la seduta ma anche la sicurezza. Per la prima volta viene infatti adottato un sistema di fissaggio dei cerchi al tamburo non più a 4 ma a 5 dadi da 8 mm; in questo modo la tendenza all’allentaggio scompare e la guida è più stabile. Anche le altre componenti dell’impianto subiscono qualche miglioria, tra cui il tamburo ora auto ventilato da ampie alette laterali.

Già all’accensione del motore era evidente che la GS 150 fosse una spanna al di sopra delle sue parenti più anziane: girava al doppio rispetto alle sue contemporanee (8 cv contro i 5,4 precedenti!). Le prestazioni vengono ulteriormente migliorate con la trasformazione della camera a doppio scoppio in una ad alta turbolenza. Impossibile non amarla!

È stato uno dei modelli più ambiti di sempre ed è ricordato dai suoi possessori per le sfide scavezzacollo cui era impossibile dire di no. La GS riusciva a sfiorare i 100 km/h, velocità incredibile considerati gli anni e la natura del veicolo: com’era possibile resistere alla tentazione di sfruttare a pieno i suoi regimi, e di farsi valere contro amici e compagni di Vespa?

La Vespa Gran Sport piacque a tal punto che fu prodotta in cinque modelli, accolti con altrettanto calore dal pubblico. La sua perfezione era tale che poche sono state le modifiche necessarie: l’aggiunta dei fanalini di stop, il passaggio interno dei cavi, l’aumento a 5 marce e poche rifiniture estetiche.

Ancora una volta la Piaggio è riuscita a produrre un veicolo emozionante e vivace, competitivo con i veicoli leggeri suoi coetanei. Di certo, il Vespone, è uno dei modelli che ispira più nostalgia ai giovani degli anni ‘50. Un motociclo prodotto per la gioventù frizzante dell’epoca e che non può essere ricordato senza un sorriso e un filo di tristezza.