seminoma

Tumore ai testicoli, cosa sapere

Fra le forme di tumore che colpiscono gli uomini in genere prima dei 50 anni possiamo ricordare quello del tumore ai testicoli.

Il tumore ai testicoli colpisce le ghiandole che fanno parte del sistema riproduttivo maschile, ed il cui scopo è quello della produzione di sperma e di testosterone, un ormone molto importante nello sviluppo degli organi riproduttivi.

Ci sono due tipi di tumore ai testicoli, i seminomi, che sono circa la metà di tutti i casi di tumore, ed i non seminomi, che vanno incontro a metastasi più velocemente. Comunque, entrambe le forme di tumore ai testicoli rispondono bene alla chemioterapia.

Quando le cellule mutano e vanno incontro ad una crescita incontrollata, formando la massa tumorale, si parla di tumore ai testicoli che può essere benigno oppure maligno, vale a dire a rischio di metastasi, cioè di diffusione nel resto del corpo.

In genere il tumore ai testicoli ha come sintomo la presenza di un nodulo che non provoca dolore o di gonfiore in uno dei due testicoli. Non solo, fra i sintomi più classici della patologia possiamo riscontrare il dolore allo scroto e la sensazione di pesantezza, sempre a livello dello scroto.
Lo studio dei sintomi è importante per una diagnosi precoce del tumore ma è vero anche che spesso il tumore ai testicoli non dà sintomi precisi e qualificabili come tali.

Talora i sintomi tipici che si riferiscono al tumore ai testicoli possono essere invece causati da malattie come variocele, ernia, idrocele e di speratocele.

Altri sintomi sono chiari solamente quando il tumore è ormai in metastasi in altre zone del corpo. Sarebbe bene rivolgersi al medico se si notano noduli ai testicoli o dolore e pesantezza allo scroto.
Se il nodulo è gonfio, dolorante o meno, ed è circa delle dimensioni di una biglia (ma si può ingrandire velocemente) deve essere immediatamente riportato al medico.

Anche il dolore o fastidio, anche senza gonfiore, dello scroto e del testicolo deve essere subito riportato. Nell’ottica della prevenzione, sempre di fondamentale importanza nella lotta ai tumori, bisognerebbe eseguire l’autopalpazione del testicolo allo scopo di tenere sempre sotto controllo la situazione e diagnosticare per tempo eventuali problemi.

Per quanto riguarda le speranze di sopravvivenza, il tumore ai testicoli è una malattia abbastanza rara, ed è curabile nel 95% dei casi.

Se il tumore va in metastasi, i sintomi possono essere noduli e gonfiori al collo, mancanza di respiro, ingrossamento della mammella, mal di schiena.

Se diagnosticato ai primi stadi, il tumore al testicolo va curato con la radioterapia; nelle forme più avanzate, si fa ricorso invece alla chemioterapia.

Con i farmaci si guarisce nel 70% circa dei casi, dal 10 al 20% dei pazienti guarisce con l’asportazione dei tumori rimpiccioliti con la chemioterapia: il controllo dopo la cura deve essere perdurato negli anni.
Grazie alla raccolta di liquido seminale, può essere preservata la fertilità: bisogna raccoglierlo, prima dell’intervento, su richiesta che deve essere effettuata dal paziente. Infatti in seguito all’intervento l’asportazione dei testicoli non permette di poter concepire.

Articolo a cura del sito http://www.purobenessere.it/