Lo sport può diventare un lavoro vero e proprio?

Lo sport si distingue in dilettantistico e professionistico ed è disciplinato dalla legge numero 91 del 1981. Gli atleti professionisti ricevono un compenso per svolgere lo sport per il quale si sono preparati e sono inseriti tra i lavoratori dello spettacolo. Non tutti gli sport però hanno la categoria professionisti e quindi per fare l’atleta come lavoro spesso si ricorre all’arruolamento nelle forze armate. Lo sport offre però numerose opportunità di occupazione con ruoli che non sono relativi alle performance sportive ma che riguardano gli allenamenti, le professioni legate alla gestione del team e tutte le attività correlate al mondo dello sport. Secondo una ricerca condotta da Banc Ifis, solo lo sport giovanile in Italia vale circa 30 miliardi, pari all’1% del Pil. Lo studio riguarda tutte le attività sportive svolte da atleti tra i 3 e i 19 anni e il numero di persone in questa fascia d’età che pratica sport è calcolato in 7,5 milioni di persone. Lo sport è dunque un mercato molto fiorente, che ha creato e continua a creare posti di lavoro e sul quale si può investire in percorsi di studio che consentono di farlo diventare un lavoro. Abbiamo selezionato le professioni più richieste e gli sbocchi professionali possibili.

Allenatore o allenatrice

L’allenatore o l’allenatrice gestiscono la preparazione fisica e mentale degli atleti a cui insegnano. Hanno un ruolo chiave anche nella trasmissione dell’importanza dello sport per la crescita personale. Questo ruolo importante nella crescita e nell’educazione è stato anche rilevato dal Governo, che ha avanzato una proposta di legge per sancire il riconoscimento del valore educativo e sociale dello sport. Per essere un buon allenatore, risulta inoltre utile avere anche un’esperienza diretta dello sport di cui si desidera operare perché permette di entrare meglio nelle dinamiche di gioco e di costruire strategie basate sull’esperienza. Lo stipendio di un allenatore o di un’allenatrice è molto vario e cambia a seconda del livello della squadra che allena e dello sport che pratica.

Insegnante di educazione fisica

La carriera come docente di educazione fisica è una strada consigliata se piace l’insegnamento, soprattutto ai giovani. Per diventare professore o professoressa di educazione fisica è necessario seguire un percorso magistrale in scienze motorie e poi inserirsi nelle graduatorie per l’insegnamento mediante concorso pubblico con il MIUR. La laurea si può conseguire anche iscrivendosi ad un percorso online nelle università telematiche come Unicusano e seguire le lezioni in modalità e-learning. Lo stipendio medio di un insegnante di educazione fisica è di 1.535 euro al mese.

Professioni sanitarie per lo sport

Le squadre e gli atleti, oltre al supporto medico durante l’allenamento, necessitano anche di assistenza sanitaria a vari livelli. Nelle grandi squadre, c’è proprio uno staff medico che segue tutti gli atleti e si occupa di curarne lo stato fisico. Per diventare medico dello sport bisogna conseguire la laurea in medicina e poi specializzarsi in medicina dello sport. Per diventare invece fisioterapista dello sport, è necessario conseguire la laurea triennale in fisioterapia, alla quale sia accede mediante esame di ammissione.

Psicologo dello sport

Gli sportivi sono sottoposti ad una forte pressione psicologica, soprattutto in prossimità delle gare, e lo psicologo dello sport ha un ruolo fondamentale per mantenere l’equilibrio psicofisico dell’atleta. Per diventare psicologo dello sport bisogna conseguire la laurea in psicologia e specializzarsi in psicologia dello sport.