L’evoluzione del packaging: le differenze storiche

“il packaging diventa uno strumento necessario per differenziare un prodotto”

Il packaging offre diverse funzioni che vanno oltre alla possibilità di proteggere, conservare e contenere.

Il nuovo concetto che viene associato alla funzionalità del packaging include la promozione e la comunicazione del prodotto che contiene, da ciò si può iniziare ad influenzare la percezione del consumatore relativo ad un marchio o ad un prodotto.

L’imballaggio non è sempre stato necessario e oggi il suo utilizzo è diventato quasi ossessivo. Andiamo a scoprire la storia del packaging.

La storia del packaging nell’antichità.

Quando si parla di antichità siamo certi che il packaging non esisteva in quanto gli alimenti di cui si faceva uso venivano prodotti e consumati localmente.

Pian piano che lo sviluppo delle popolazioni fu necessario iniziano a scorgere le prime occasioni utili per quanto riguarda la protezione, il contenimento e il trasporto degli alimenti in modo funzionale e sicuro.

L’uomo primitivo utilizzava vasi e contenitori realizzati da materie naturali, come foglie di loto, palme, zucche, gusci di cocco e così via.

Arriva finalmente la rivoluzione industriale e da questo momento inizia un importante periodo storico: l’importante incremento nel settore del commercio.

Nonostante questa grande evoluzione, i materiali risultavano ancora parecchio costosi proprio per questo il packaging rimaneva un elemento solo per i beni di lusso.

Dalla Prima guerra mondiale in poi è nata l’innovazione nel concetto del packaging e grazie all’introduzione di materiali come il vetro, scatole, plastica e lattine hanno reso l’imballaggio alla portata di ogni consumatore.

Dopo l’arrivo dei supermercati il consumo a livello globale cambia in modo drastico portando il packaging a risultare e ad affermarsi come il venditore silenzioso: il nuovo strumento per la comunicazione della qualità e dei valori.

La storia del packaging: l’evoluzione dei materiali

Prima della Rivoluzione Industriale, i materiali utilizzati nel packaging erano prettamente tre:

Prima della rivoluzione industriale i materiali che venivano usati per il packaging erano tre: Vetro, carta e metallo.

  1. Il vetro fu introdotto nel 1200 a.C. usato principalmente per il confezionamento di prodotti liquidi come medicine, liquori e prodotti di alto valore.
  2. Il Metallo introdotto nel 1200 d.C. che consentì l’arrivo delle prime scatole economiche, usate per conservare gli alimenti pe lunghi periodi, successivamente queste scatole hanno iniziato ad essere usate anche per il contenimento di biscotti e cioccolato.
  3. La carta ha dato via all’idea di un packaging flessibile e con la prima macchina per la fabbricazione dei sacchetti di carta essa diventò uno dei materiali più apprezzati nel packaging.

Tra il 1860/1890, durante la seconda rivoluzione industriale si iniziò a pensare che il packaging potesse attingere ad essere un elemento per l’esaltazione del concetto di qualità e di lusso.

Durante quel periodo, come già capitato l’uso dell’imballaggio veniva riservato solo ad alcuni elementi: scarpe, regali, gioielli, cibi costosi e poco altro ancora.

Dal 1920/40 avviene un importante cambiamento e questi anni vengono chiamati: PLASTIC AGE.

Iniziano ad essere introdotti materiali da imballaggio sempre più innovativi e meno ingombranti e sempre nuovi: PVC, nylon, cellophane, polystryrene e vinile.

L’evoluzione del packaging ai giorni nostri grazie alle macchine confezionatrici

“l’esperienza al centro di tutto” è la definizione che assume oggi il ruolo del packaging.

Dopo quasi un secolo ci possiamo trovare in momento storico dove tutto viaggia in modo veloce e i consumatori ricercano un’esperienza unica e dove questi ultimi possano ritrovare nel marchio che scelgano fiducia ed affidabilità.

Le macchine confezionatrici sono uno strumento necessario per le aziende, in quanto risolvono e rispondono in maniera eccelsa a due caratteristiche basilari di un’azienda: velocità e qualità, diventando protagoniste all’interno delle aziende per la loro eccelsa praticità e funzionalità.

Le macchine confezionatrici, come si può intuire dal nome, sono macchine che si occupano del confezionamento di prodotti in diverse tipologie e di diverso settore.

In commercio esistono macchine confezionatrici verticali, orizzontali, automatiche e per il settore farmaceutico ed alimentare.

Tutte le macchine confezionatrici appena indicate hanno la possibilità di essere personalizzate per realizzare il packaging di cui si ha bisogno: stick, monodose o flowpack.