lettori termici per controllo accessi. Una soluzione necessaria per la nostra sicurezza

L’emergenza sanitaria ancora in atto ha radicalmente modificato anche molti aspetti organizzativi che riguardano le attività commerciali e più in generale i luoghi aperti al pubblico. In seguito all’entrata in vigore delle misure di contenimento disposte dal Ministero della Salute sono stati progettati tutta una serie di metodi particolarmente efficaci per monitorare in maniera automatica gli accessi del pubblico, nel pieno rispetto della privacy.

Trattasi dei sistemi automatizzati con contestuale controllo termografico, che garantiscono maggiore sicurezza all’interno dei diversi spazi di aggregazione. Nello specifico, allo scopo di favorire in tempi quanto più possibili contenuti un ritorno alla vita normale, i sistemi oggi disponibili, accumunati dalla velocità di misurazione, si distinguono in tre grandi categorie: telecamere termiche, lettori termici per il controllo degli accessi e dispositivi termici portatili.

Accessi automatizzati con controllo termografico

Questi dispositivi, che sfruttano la tecnologia termica in abbinamento con l’intelligenza artificiale, offrono anche il vantaggio di velocizzare gli accessi all’interno di attività commerciali, uffici, negozi, istituti di credito, aziende, supermercati e altri luoghi soggetti all’entrata contingentata. In questo modo vengono contenuti in modo significativo i rischi di contagio legati alle code e agli assembramenti. Ecco un’analisi più approfondita sui singoli dispositivi.

Telecamere termiche

Disponibili nella versione fissa o portatile, le telecamere termiche vengono maggiormente consigliate quando occorre gestire flussi importanti oppure in tutti i casi in cui si vogliono evitare grossi assembramenti di persone all’ingresso degli edifici, nei corridoi, lungo i percorsi obbligati e nelle sale d’attesa. Questo spiega come mai le telecamere termiche vengono oggi installate soprattutto all’interno di aeroporti e sono ideali anche per applicazioni in ambito portuale e ferroviario.

Grazie all’utilizzo delle telecamere termiche sarà possibile eseguire misurazioni non solo rapide, ma anche di più soggetti contemporaneamente in movimento. Tutto ciò senza la necessità di un addetto al controllo del dispositivo. Tuttavia, le telecamere termiche non sono uguali fra loro, perché differiscono soprattutto per prestazioni e caratteristiche, da adattare in base all’ambito di utilizzo.

Nella maggior parte dei casi queste telecamere permettono di analizzare l’area visibile all’interno del display, quindi di rilevare contemporaneamente la temperatura di più soggetti entro un range compreso fra 30°C e 40°C, con margini di errori quasi nulli. Predisposte sia per l’installazione a parete che a pavimento, in quest’ultimo caso utilizzando un apposito supporto, le termografiche possono monitorare anche ampi flussi in tempi assai brevi, entro una distanza massima che varia da 2 a 3 metri.

Occorre precisare che le telecamere termiche più sofisticate prevedono spesso anche l’installazione di un dispositivo di calibrazione e un’interfaccia web, che lavorano in sinergia fra loro per individuare la presenza di soggetti a rischio fra la folla. In alcuni casi è inoltre possibile predisporre dei sistemi multipli di rilevazione, utili per consentire la creazione di una mappa grafica dell’intera area. L’efficace sistema potrà eventualmente funzionare in abbinamento alla gestione dei meta dati, per poter controllare anche i volti coperti e memorizzare le immagini ricevute.

Lettori termici per controllo accessi

Abbiamo testato i lettori termici per il controllo degli accessi forniti dall’azienda piacentina Cinque P, vediamo come funzionano.

Nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie, in questo caso una volta rilevata la temperatura termica delle persone, il sistema aprirà o meno l’accesso dell’edificio. Quando la temperatura è superiore o uguale a 37,5 °C la porta resterà chiusa. Il controllo viene eseguito in maniera automatica, rivelandosi rapido, sicuro e senza alcun contatto.

I lettori termici per il controllo degli accessi possono essere installati anche su ingressi già preesistenti, quali tornelli e porte automatiche, oltre che funzionare in abbinamento con i sistemi che monitorano i flussi, identificano badge, chiavi elettroniche ecc. La misurazione della temperatura richiede meno di 1 secondo, aspetto che evita la formazione di code e assembramenti. Le immagini, nella maggior parte dei casi, vengono solo elaborate localmente e poi distrutte.

In caso di particolari necessità è anche possibile integrare i lettori con le telecamere termiche per il riconoscimento facciale, in modo da avere un dispositivo intelligente che blocca l’accesso non solo in presenza a di una temperatura corporea che sfora i parametri consentiti, ma anche quando il soggetto non indossa la mascherina protettiva.

In quest’ultimo caso la rilevazione viene ulteriormente ottimizzata, specie in presenza di numerose persone. Il controllo, in ogni caso, non è assolutamente rischioso per l’uomo, vista l’assenza di radiazioni dannose. Quella che viene misurata è sola la temperatura del soggetto che transita, nel rispetto della privacy e dei dati sensibili.

Dispositivi termici portatili

Caratterizzati da un design compatto, leggero e facile da trasportare, questi pratici dispositivi termici permettono un controllo immediato e sicuro della temperatura in casi particolari urgenze e nei luoghi in cui è necessario eseguire uno screening preliminare dello stato febbrile.

I dispositivi termici portatili assicurano il vantaggio del semplice funzionamento, in quanto basta impugnare lo strumento e portarlo alla fronte del soggetto cui si vuole rilevare la temperatura corporea, mantenendo una distanza di circa 1 metro. La misurazione, anche in questo caso, richiede tempi assai veloci, di circa 1 secondo.

Alcuni modelli sono anche provvisti di un allarme sonoro che avviserà quando la temperatura rilevata è maggiore di 37,5 °C. Non mancano, inoltre dispositivi portatili che catturano le immagini in tempo reale, per trasferirle al pc, in modo da aumentare la distanza di sicurezza in fase di controllo.

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In conclusione

La misurazione della temperatura può offrire preziosi informazioni sullo stato di salute di ogni soggetto, dati che diventano particolarmente importanti in un periodo come quello che stiamo vivendo, in cui bisogna fare i conti con un’emergenza sanitaria di portata mondiale.

Posto che il controllo della temperatura in tempo reale costituisce un trattamento dei dati personali e, quindi, deve essere eseguito ai sensi della privacy vigente, può aiutare molto a rendere gli ambiti più sicuri e a contenere i contagi a causa del Coronavirus.

Bisogna anche chiarire che la temperatura di un soggetto in salute si attesta in genere fra 36,5 e 37,5 °C, valori che possono variare da un individuo all’altro per ragioni legate all’attività fisica, allo stress, all’ansia, alle terapie ormonali, alle assunzioni di farmaci ecc. La temperatura corporea può cambiare anche durante il corso della stessa giornata, con picchi minimi al mattino e massimi durante il pomeriggio.

Quando la temperatura di un soggetto oltrepassa i 37,5 °C è ragionevole pensare che all’aumento del valore corrisponda uno stato di malessere, per cui occorre effettuare esami più approfonditi per verificare un possibile caso di positività al virus. Ecco, quindi che i lettori termici per il controllo degli accessi si rivelano la scelta più veloce e sicura per l’intera comunità.