I dipendenti pubblici che erano amministrati dall’INPDAP, non si dovranno preoccupare se il loro ente è stato assorbito dall’attuale INPS, in quanto le loro condizioni non sono state solo mantenute ma addirittura migliorate in maniera significativa! Tra l’altro, grazie all’introduzione del libero mercato e dalla conseguente congiuntura dei mercati online, i tassi sono diventati ancora più bassi. Le convenzioni sono state fatte dall’INPS stesso in via esclusiva nazionale (trovate la lista on line degli Istituti autorizzati), che permettono a pensionati, a dipendenti ministeriali, pubblici e para pubblici di avere condizioni e tassi favorevoli senza spese aggiuntive, senza costi di incasso rata e altri oneri invidiabilmente vantaggiosi (uno sconto pari anche ad 1/3 di quelli presenti normalmente sul mercato libero).
Le tabelle dei prestiti INPDAP (piccoli prestiti e Mutui INPDAP) esprimono un’indicazione di massima, ma sicuramente migliorativa, di quelle che potrete trovare direttamente online facendo richiesta sui siti delle banche convenzionate. I prestiti saranno tecnicamente fatti tramite la trattenuta diretta o in busta paga o sul cedolino della pensione. La durata sarà massima, di 120 mesi, in base anche all’età del richiedente (attenzione possono esserci limitazioni dovute all’età). L’importo della rata massima invece sarà circa 1/5 della pensione o della busta paga, il tasso è sempre fisso e le rate costanti (senza spese extra richieste). La rata sarà omnicomprensiva di assicurazione vita, caso morte e, altra caratteristica importante, è che il finanziamento può essere estinto in qualsiasi momento, senza particolari avvisi; a differenza di altri tipi di prestiti, dove le penali sono solitamente pari all’ 1% del capitale residuo insieme a tutti gli interessi futuri, che, non goduti, saranno stornati sul conteggio estintivo e non verranno conteggiati.
I tempi di erogazione sono molto rapidi e se sarete guidati da agenti/finanziarie/banche convenzionate (e competenti), come BNL, QuintoPER, BENIFIN ecc.. vi aiuteranno e vi seguiranno in tutti i passaggi. Ad ogni modo ai tempi d’oggi avere un referente certo ed affidabile è molto importante. Tutti sappiamo il rischi che si possono incontrare navigando a caso su internet.
Ora che abbiamo parlato di prestiti è molto importante ricordare anche i documenti che servono per proseguire nella pratica: accedendo ai vari portali delle amministrazioni sarà utile scaricare le ultime tre buste paga, il cud, o eventuale certificazione unica in caso di altri redditi.
I dipendenti statali e pubblici hanno dalla loro, rispetto ai dipendenti privati, molti vantaggi e molte agevolazioni, che gli permettono con pochi documenti alla mano, di ottenere linee di credito importanti a costi veramente irrisori, grazie alle convenzioni ex INPDAP. La finanziaria o la banca che si occuperà dell’istruttoria della pratica, una volta raccolti i documenti di reddito, notificherà all’amministrazione competente la richiesta di certificato di stipendio. Questa richiesta è molto importante, per l’istituto finanziatore, per capire la fotografia dei nostri impegni.
La cessione del quinto è un prestito tutto italiano che nasce dopo la Seconda guerra mondiale sull’onda del diritto del lavoro, e dei diritti acquisiti dei lavoratori. La cessione del Quinto dà a tutti l’opportunità di avere liquidità, per acquistare una macchina, per andare a lavorare, per ristrutturare una casa o per avere importi in maniera veloce sicura e senza troppi incartamenti. Anche qui i dipendenti pubblici hanno notevoli vantaggi in termini di tassi di interesse che, possono essere sempre raffrontati, per avere un termine di paragone, con le tabelle dei Prestiti INPDAP indicate sopra.
I tempi di erogazione sono abbastanza veloci. Molto dipenderà dai tempi di istruttoria del prestito e dai tempi di lavorazione della pratica nell’amministrazione competente del dipendente pubblico che fa la richiesta della cessione del quinto. È utile anche ricordare che all’interno del finanziamento, compreso nel taeg, c’è anche l’assicurazione vita, caso morte, pensata dall’allora legislatore per evitare che un’eventuale dipartita potesse e possa pesare sulle spalle della famiglia.
Negli ultimi anni la cessione del quinto, in modo particolare dall’estate 2021, è divenuto per i dipendenti pubblici statali ex INPDAP, il tipo di prestito più conveniente in assoluto, con il tasso più basso in assoluto, ed ha battuto economicamente parlando, i prestiti personali, più veloci ma molto più onerosi.