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La comorbilità dell’emicrania con altre patologie

L’emicrania è un disturbo estremamente comune. Ognuno riscontra almeno un mal di testa al mese per diverse cause: stress, condizioni meteorologiche variabili, insonnia, problemi digestivi…

Il quadro clinico appare non sempre di facile definizione, in quanto i meccanismi che sottintendono a questa patologia cronica sono ancora poco noti anche per gli addetti ai lavori.

I sintomi non aiutano nemmeno a fare luce sulla patologia poiché spesso vengono condivisi da diversi tipi di cefalee. A complicare ulteriormente le cose va considerato che un aspetto fondamentale nel panorama eterogeneo delle cefalee è la comorbilità con altre patologie di natura neurologica, cardiovascolare e psichiatrica.

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La correlazione tra cefalee e disturbi psicologici

I disordini psicologici, in particolare le sindromi depressive, sono tra le cause principali della patologia secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nell’analisi dell’emicrania bisogna considerare gli studi e le scoperte che hanno messo in correlazione l’origine delle crisi di mal di testa con i disturbi psichiatrici. Questi studi clinici sono stati condotti su adulti e bambini prendendo un campione di popolazione piuttosto trasversale, a seguito della prima classificazione delle cefalee da parte dell’International Headache Society (IHS) nel 1988.

A causa della differente metodologia nel redigere una diagnosi, dovuta all’applicazione di protocolli non standardizzati, risulta difficile la comparazione tra i pazienti che soffrono l’emicrania e quelli che non ne sono affetti. Tuttavia nei primi appare maggiore il rischio di sviluppare disturbi affettivi, attacchi d’ansia e depressione. La comorbilità si presenta maggiormente nelle persone che soffrono di emicrania con aura: in particolar modo quando è in forma cronica.

L’emicrania con aura si attesta come un disturbo che inficia altamente la quotidianità di coloro che soffrono le sue crisi: altera i sensi di vista e udito rendendo insopportabili luci e rumori nelle forme più acute. Il sintomo collaterale di tutto questo è un forte stress che contribuisce ad un profondo malessere.

La ricerca presente e futura si sta sempre di più concentrando sullo studio delle interazioni tra cefalee e stati di alterazione psicologica. Sotto la lente d’ingrandimento c’è la depressione e il nodo cruciale è rappresentato dal verificare se c’è una maggiore incidenza della patologia in chi soffre di mal di testa.

Cefalee e depressione

Cefalee e depressione sono quindi veramente collegati? Una risposta all’interrogativo viene dall’osservazione di un campione statistico della popolazione per investigare la compresenza delle due patologie. La ricerca offre risultati meno convincenti negli studi a sezione trasversale dove i rapporti causa-effetto tra depressione ed emicrania non sono così diretti ed univoci. Un ulteriore approccio per trovare la soluzione all’interrogativo è l’analisi di tipo caso-controllo: nel campione sotto esame ci sono persone che hanno la patologia e persone che non presentano il disturbo oggetto dello studio.

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Nella tabella vengono mostrati livelli di depressione superiori alla norma in pazienti con emicrania rispetto a quelli che non ne soffrono. Nel corso dell’osservazione dei soggetti senza emicrania il valore prevalente di depressione varia da una percentuale minima del 3,4% ad una massima di 24,4%. Mentre, nei corrispondenti affetti da emicrania, i dati riguardo la compresenza della depressione sono tra il 8,6% e il 47,9%.

Queste ricerche sono caratterizzate da un alto numero di partecipanti: tali condizioni preliminari possono aver influenzato i risultati diminuendo i valori principali complessivi “annacquandoli”.

In conclusione gli studi condotti dimostrano che la depressione è due volte più frequente nei soggetti con emicrania, rispetto agli altri.

L’articolo è stato redatto in collaborazione con il Professore Neurologo Fabio Antonaci.