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Impianto elettrico a norma: scopri se il tuo lo è

Un impianto elettrico a norma garantisce l’incolumità delle persone (sia quelle che vivono in un appartamento che i vicini) e la salvaguardia delle cose (si pensi a tutti gli elettrodomestici e i dispositivi in corrente), e mette anche al riparo dalle sanzioni previste in caso di trasgressioni alle leggi che normano la realizzazione ex novo degli impianti civili della corrente elettrica, che prevedono in primis che installazioni e rifacimenti vadano realizzati esclusivamente da elettricisti esperti.

A ben guardare tali penalità ricadono interamente sugli installatori, sia per quanto concerne le attrezzature utilizzate che rispetto alla corretta procedura di montaggio, e sui certificatori: tuttavia, poiché le ripercussioni provocate da un impianto elettrico malfunzionante possono anche essere drammatiche, è tutto interesse di chi in una casa vive scoprire se il proprio impianto elettrico è a norma…

Un primo accorgimento per appurarlo consiste nel capire a quanto ammonta il potenziale del proprio impianto, dal momento che tanto per quelli in serie che in parallelo, tanto per le utenze domestiche quanto per quelle commerciali, sono imposti dalla legge alcuni limiti di sicurezza.

Un secondo consiglio per capire se l’impianto della corrente elettrica di casa propria è conforme alla norma è di seguire direttamente i lavori di installazione o ammodernamento, così da verificare che sui materiali adoperati siano apposti i marchi europei CE o CEI.

Il terzo suggerimento lo diamo a chi di circuiti elettrici ne capisce, e consiste nel verificare tutta una serie di rispondenze tecniche, e cioè che:

  • i cavi elettrici siano sfilabili
  • l’impianto contenga almeno 2 interruttori differenziali
  • gli scaricatori di tensione siano ben collegati
  • il conduttore di protezione (PE) arrivi fino al quadro centrale
  • sia compreso un interruttore generale di emergenza
  • esista un sistema di messa a terra di tutto l’impianto elettrico
  • sia contemplato un salvavita all’interno del contatore centrale
  • le prese elettriche sopportino adeguatamente il carico dei dispositivi elettronici che verranno adoperati
  • siano previsti dei dispositivi d’illuminazione di emergenza
  • le prese e le linee siano collegate all’impianto elettrico attraverso un circuito a 16 Ampere
  • le luci e le linee per l’alimentazione elettrica usino un circuito a 10 Ampere
  • allarmi sonori, impianti di rilevamento fumo, e tutti gli altri servizi a chiamata adoperino un circuito a 12 Volt
  • gli interruttori siano collocati a 110 cm dal pavimento
  • che le prese elettriche (link all’articolo 457) si trovino ad almeno 30 cm da terra
  • che siano previste prese di tipo Schuko per servire elettrodomestici importanti.

Sono sempre di natura tecnica, ma più semplicemente comprensibili anche dai profani dell’elettricità, sia il quarto che il quinto consiglio per appurare che il proprio impianto elettrico di casa rispetti le norme: basterà verificare che i cavi che lo compongono siano tre (la fase di corrente, il cavo di messa a terra, e il neutro), e che non venga adoperato il nastro isolante per i conduttori e non siano presenti collegamenti volanti o fili scoperti.

L’ultimo accorgimento che rende un impianto elettrico a norma è che non contempli prese in prossimità di fonti d’acqua.

È possibile procedere a queste verifiche autonomamente, se si è capaci, oppure ricorrendo all’ausilio di un elettricista di professione, esperto e qualificato.