Elettrodomestici guasti: chi paga in caso di affitto?

La riparazione degli elettrodomestici guasti in una casa in affitto è una situazione che genera spesso tensioni tra proprietario e inquilino. Ma a chi spetta farsi carico della spesa quando si presenta un problema?

Secondo il Codice Civile, le riparazioni di piccola entità, come la manutenzione, sono responsabilità dell’inquilino. Al contrario, gli interventi più sostanziali, come la sostituzione di tubi e condutture dell’acqua o la sostituzione di una lavatrice, ricadono sul proprietario dell’immobile.

Vediamo nello specifico quali sono le responsabilità di tutte le parti coinvolte quando gli elettrodomestici di una casa in affitto smettono di funzionare.

Affitto: chi paga se si rompono gli elettrodomestici?

Non è un mistero che gli elettrodomestici non durino per sempre a causa dell’usura o di altri motivi. Le lavatrici, ad esempio, sono spesso soggette a usura meccanica e all’azione del calcare, diventando inclini a guastarsi nel tempo.

Ma quando si tratta di riparare questi apparecchi in un appartamento in affitto è l’inquilino o il proprietario a pagare?

Il primo aspetto è la proprietà dell’elettrodomestico stesso. Se è stato acquistato dall’inquilino, allora tutte le spese di manutenzione e sostituzione di solito ricadono su di lui.

Se invece l’elettrodomestico è fornito dal proprietario, quest’ultimo è responsabile delle spese di sostituzione e delle riparazioni maggiori, mentre l’inquilino si occupa della manutenzione ordinaria e delle piccole riparazioni.

Va sottolineato, però, che proprietario e inquilino possono concordare in modo diverso, a condizione che tali accordi siano definiti in modo chiaro nel contratto di locazione.

Chi paga la sostituzione degli elettrodomestici

La situazione è diversa quando si tratta di gravi guasti agli elettrodomestici, che non sono causati dalla normale usura o dall’errore dell’inquilino.

In generale, quando il malfunzionamento dell’apparecchio è così grave da richiedere la sua sostituzione, è compito del proprietario dell’immobile sostenere i costi nel caso in cui sia stato quest’ultimo ad acquistarlo.

Questo è ciò che stabilisce la ripartizione degli obblighi e delle responsabilità tra locatore e affittuario all’interno del contratto di locazione.

In sintesi, come indicano gli articoli 1576 e 1609 del Codice Civile, mentre all’inquilino è demandata la piccola manutenzione e le riparazioni dovute all’usura, il locatore è tenuto a coprire tutte le altre spese.

Elettrodomestici guasti ancora in garanzia: cosa fare?

Può accadere che i guasti rientranti nella manutenzione ordinaria, teoricamente a carico dell’inquilino, si verifichino quando l’elettrodomestico è ancora coperto da garanzia.

In tal caso, non sarà il conduttore a pagare per le riparazioni, ma sarà compito del proprietario contattare tempestivamente il venditore. Nel frattempo, l’inquilino dovrà minimizzare i disagi per il locatario, magari offrendo una compensazione economica.

E se invece l’apparecchio non è più coperto da garanzia? Nel caso in cui si dovesse trattare di un elettrodomestico Beko, ma non solo, ci si può rivolgere qui: https://www.centro-assistenza-roma.it/assistenza/beko/roma.

Un caso comune è quello in cui gli apparecchi si guastano poche settimane dopo che l’inquilino è entrato in casa, a causa dell’usura causata dai precedenti inquilini.

Quando il locatario non è responsabile del deterioramento dell’elettrodomestico, avendo appena preso in affitto l’abitazione, deve comunque pagare per la manutenzione?

No, in queste situazioni è compito del proprietario assumersi le spese.

L’affittuario è responsabile solo dell’usura causata da lui stesso, mentre i danni derivanti dal comportamento di chi occupava precedentemente l’appartamento devono essere considerati come vetustà dell’elettrodomestico.