Si sente spesso parlare oggi di marketing creativo, e di come esso può risollevare un’azienda e può concretamente definire la sua popolarità ed il suo successo commerciale. Di certo sappiamo che il marketing creativo è un prezioso strumento per lanciare un’azienda e per farsi conoscere, soprattutto oggi che la comunicazione online è spostata quasi tutta su internet e sui social, dove il concetto di ‘viralità’ accompagna molto spesso quello di marketing creativo.
Lo vediamo, ad esempio, sui social, dove alcune pubblicità diventano appunto ‘virali’ che significa non solo famose, ma presenti ovunque, e sulla bocca di tutti. Favorire lo spirito creativo del marketing è un modo continuo per rinnovare gli schemi comunicativi dell’azienda e cercare di rendersi proattivi, al passo coi tempi. Ma richiede anche conoscenza delle tecniche, ed ovviamente conoscenza del target, del suo modo di comunicare online, delle sue passioni. Chiede una solida conoscenza del messaggio che si vuole comunicare. Ma cosa è, oggi come oggi, il marketing creativo e come fare per esprimerlo al meglio?
Qualche definizione: che cosa è oggi il marketing creativo
Il marketing creativo consiste nel complesso dell’attività di marketing c.d. ‘non tradizionale’, che non ha lo stesso format classico di una pubblicità ma che informa/intrattiene i clienti.
Del resto spesso si ritiene che creatività e marketing siano due concetti che non possono stare separati fra loro, ma anzi si alimentano l’un l’altro. Il marketing creativo è la linfa della comunicazione digitale ed uno strumento che può notevolmente migliorare i numeri di un’azienda, il coinvolgimento della clientela e il procacciamento di nuovi clienti, soprattutto se diventa virale.
Il marketing creativo coinvolge, attira l’attenzione, fa naturalmente parlare di sè e diventa virale molto spesso: si tratta di una forma di marketing non convenzionale, fuori dall’ordinario e proprio per questo straordinario.
Oggi come oggi stupire e colpire nel segno è sempre più difficile, spesso non ci accorgiamo della pubblicità e non ci facciamo caso: ecco perché per colpire i consumatori ed i potenziali clienti occorre una marcia in più, occorre, sempre più spesso, una mente dotata di pensiero laterale, creativa, che conosca bene il target. Occorre, in poche parole, il marketing creativo.
Strumenti del marketing creativo: quali sono
Un marketing creativo si nutre di messaggi non convenzionali che siano in grado di colpire, di stupire, che lascino il segno, che funzionino. Usare queste strategie richiede però un’ottima squadra non improvvisata, formata da professionisti, ed una profonda conoscenza del proprio target. Bisogna ovviamente conoscere a chi è diretta la pubblicità, come comunica il target, come ragiona; bisogna cercare di mettersi nei panni del cliente, di capirne la psicologia. Bisogna anche avere chiaro quali sono i valori aziendali, la propria mission, avere idee chiare sui concetti da comunicare.
Il marketing creativo è il frutto di una felice sinergia fra pensiero, obbiettivo, metodo e ovviamente si tratta di una tipologia di marketing che deve favorire il pensiero fuori dagli schemi, originale. Per averlo al massimo, non solo bisognerebbe affidarsi ad una squadra di creativi ben affiatati che lavori in sinergia, ma bisogna anche motivare questa squadra, senza porre troppi problemi di budget per stimolare la fuoriuscita di idee davvero uniche, originali e creative.
Nel marketing creativo la comunicazione e la collaborazione di squadra è tutto, perché questi elementi favoriscono la fuoruscita di idee, valorizzano gli spunti e sanno metterli assieme per un risultato che sia davvero al massimo originale, rilevante, unico, perfetto per uno stile comunicativo.
Se quindi state cercando anche voi spunti per un marketing creativo che lasci il segno, sapete che dovete motivare al massimo la vostra squadra e lasciare loro libertà.