Consigli utili per un Safari

Per godersi un safari perfetto è necessario sapere dove andare e quando andare: solo così si può essere certi di vivere un’esperienza fantastica di turismo lento. A tal proposito, il periodo più indicato è quello della stagione secca, e quindi dell’inverno africano, perché è in queste settimane che avvengono le grandi migrazioni. Per altro, questa è la stagione nella quale la vegetazione è meno folta, il che vuol dire che risulta più semplice avvistare gli animali.

Che cosa serve sapere

Tra ciò che non può proprio mancare in valigia ci sono i repellenti per le zanzare, un cappello per proteggersi dai raggi del sole, dei vestiti comodi, una macchina fotografica e un binocolo. Per gli avvistamenti, gli orari migliori sono quelli dell’alba e del tramonto: in questi momenti gli animali cacciano le prede e, inoltre, il caldo è più facile da sopportare. Nel resto della giornata la fauna tende a rintanarsi o a nascondersi tra gli alberi.

I tour guidati

Per sapere se sia meglio una visita guidata o una in autonomia consulta questa pagina di Primaland Safaris, un sito dove trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno per un safari memorabile. Come puoi ben immaginare, la differenza sostanziale sta nel fatto che nel primo caso si è in compagnia di un ranger, mentre nel secondo si è da soli a bordo della propria macchina.

Se anche si dovesse fare a meno dell’accompagnamento, però, ci sono delle norme fondamentali da cui non si può prescindere: per esempio è opportuno prestare attenzione ai limiti di velocità, e si può scendere dai veicoli solo nei punti indicati.

I consigli per una vacanza perfetta

Il continente africano, al pari di ogni altra meta turistica, prevede dei picchi di flussi di persone alternati a periodi di relativa calma.

Se si vuol risparmiare, pur senza rinunciare a un solo aspetto di ciò che i safari hanno di bello da offrire, si può organizzare il safari nei mesi di marzo, aprile e maggio, che sono quelli di bassa stagione: in questo periodo i prezzi sono più bassi, anche se si deve tener conto del fatto che tra marzo e aprile c’è la stagione delle piogge.

Per quel che concerne gli alloggi, sono numerose le alternative tra cui scegliere: i lodge a cinque stelle e i resort di lusso offrono tutte le comodità che si possono desiderare, ma ovviamente il costo è abbastanza elevato; i campi tendati, invece, permettono di rimanere a stretto contatto con la fauna spendendo decisamente di meno.

I suggerimenti pratici

Anche se si è in vacanza, bisogna compiere un piccolo sforzo ed essere disponibili a svegliarsi al mattino presto. Non sarà una gran fatica, perché i colori e le luci dell’alba sono davvero irresistibili. Ed è davvero piacevole andare in giro a bordo dell’auto nel momento in cui il sole sorge.

In alcuni posti è possibile perfino salire a bordo di una mongolfiera! L’importante è essere preparati alle temperature in cui ci si imbatterà, sapendo che nel giro di breve tempo possono diventare molto calde ma anche molto fredde.

Così, se al mattino c’è bisogno di indumenti caldi, con il passare delle ore la temperatura aumenta, e quindi è bene vestirsi a strati. Molto utili sono, tra l’altro, i pantaloni modulabili. Per un safari non serve un abbigliamento speciale, anche se ovviamente è importante che sia comodo e permetta di sentirsi a proprio agio.

Solo qualora ci si cimenti in un safari a piedi sono ideali gli abiti mimetici, che aiutano a non spaventare la fauna. E anche le calzature devono essere confortevoli, a prova di vescica.

I dispositivi per le foto

Sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire l’opportunità di immortalare tutto il bello da cui si è circondati nel corso di un safari. Uno smartphone può non essere sufficiente, ed è meglio avere a portata di mano una fotocamera di ultima generazione, magari munita di uno zoom piuttosto potente.

Le lenti moderne sono più che sufficienti per ottenere delle foto di qualità elevata, e sono molto meno ingombranti di altri tipi di lenti: va bene scattare, ma non ci si deve trasformare in fotografi professionisti, con il rischio di diventare nervosi se si perde l’inquadratura giusta.