Capsule e cialde di caffè: quali sono le principali differenze?

Non sai come scegliere la macchina da caffè? Sei in dubbio se è meglio una a capsule piuttosto che a cialde e vuoi essere sicuro di fare la scelta giusta in base ai tipi di caffè che vuoi preparare?

Ecco i chiarimenti sulle differenze tra cialda e capsula e una guida alle principali tipologie di capsule di caffè in commercio.

Cialda o capsula?

La cialda di caffè, inventata nel 1974 da Illy, è composta da due sottili fogli di carta circolari contenenti il caffè macinato, dosato (solitamente 7 o 8 g di caffè per cialda) e pressato. La carta, che in sostanza rappresenta il filtro del caffè, viene schiacciata lungo i bordi al fine di farli aderire (senza uso di colla) e la cialda pronta viene confezionata in atmosfera protettiva per mantenere intatto l’aroma del caffè. Al momento dell’uso basta estrarre la cialda dall’involucro e posizionarla nella macchina. L’acqua, bollente e alla giusta pressione, passerà attraverso il filtro contenente il caffè riempiendo la tazzina della profumata bevanda. Le cialde usate, compostabili essendo in cellulosa, possono essere smaltite nei bidoni dell’umido della raccolta differenziata. Il formato di cialda più usato per le macchine casalinghe è quello da 44 mm di diametro. Molti marchi rinomati, ma anche torrefazioni artigianali, producono cialde di caffè.

La capsula di caffè, approdata sul mercato per la prima volta nel 1984 ad opera della statunitense Mars Drink, è un contenitore monodose di materiale rigido, alluminio o plastica, contenente il caffè macinato e due filtri molto sottili, all’entrata e all’uscita dell’acqua, (le dosi di caffè variano a seconda dei tipi, da 5 a 7 grammi, 8 per alcuni marchi). Il contenuto delle capsule è mantenuto in atmosfera protetta da un coperchio, per conservare aroma e gusto inalterati, permettono di preparare il caffè in pochi secondi. La linea Nescafè Dolce Gusto ha nella gamma di capsule per le sue macchine alcune tipologie che contengono caffè istantaneo solubile, tè, tisane e latte in polvere.

Dopo l’uso, le capsule si possono riciclare solo aprendole e separandone i componenti; inizialmente la complessità del riciclo dei materiali faceva sì che nel maggior parte dei casi le capsule finissero nell’indifferenziata, ma ultimamente è possibile smaltire le capsule di caffè in modo ecologico, in particolare per le capsule in alluminio e compostabili. Attualmente solo le linee Nespresso prevedono la restituzione delle capsule usate per avviare al riciclo dei materiali.

Macchine da caffè a cialde

Seppure arrivate per prime sul mercato, le cialde di caffè sono state presto soppiantate dalle capsule. Macchine da caffè con buone prestazioni che utilizzino le cialde sono prodotte da Ariete, De Longhi, Illy, Gaggia, Didiesse, La Piccola, Faber, Lollo Caffè.

L’acquisto di una macchina che funziona con cialde di caffè dà la sicurezza di acquistare le cialde con facilità. Lo standard usato è comune: le già citate cialde di 44 mm di diametro prodotte seguendo lo standard E.S.E. (Easy Serving Espresso), che garantiscono uno standard nella qualità e la possibilità di compostaggio delle cialde usate. È possibile trovare preparati in cialda molti tipi di caffè, tutti i grandi marchi sono presenti, e anche molte torrefazioni artigianali nonché aziende specializzate nei prodotti biologici.

Macchine e capsule da caffè adatte

Esistono invece in commercio moltissimi tipi di macchine per il caffè che funzionano con le capsule: ogni marchio ha prodotto macchine di diversi modelli, ognuna delle quali utilizza uno specifico tipo di capsula, resa disponibile a sua volta sul mercato dallo stesso brand, in una gamma di gusti e aromi.

La Nestlè, ad esempio, ha la linea Dolce Gusto e le sue specifiche capsule prodotte con varie tipologie di caffè, con ma anche altre bevande calde e fredde; inoltre, è le numerose tipologie di capsule compatibili con Dolce Gusto prodotte da diverse torrefazioni ne aumentano ulteriormente la proposta.

Le due linee Nespresso Original e Nespresso Vertuo, invece, utilizzano due diversi tipi di capsule non compatibili tra loro.

La Lavazza ha ben quattro linee: l’antesignana Lavazza Espresso Point e la Lavazza A Modo Mio, normali macchine da casa; Lavazza Firma (linea di macchine da caffè più indicata per uffici) e Lavazza Blue, con modelli più performanti e adatti anche all’ufficio da avere in comodato d’uso. Ad ogni tipo di macchina corrisponde l’analogo tipo di capsule.

Proprio la Lavazza potrebbe essere considerata responsabile per la confusione tra cialde e capsule, in quanto mise inizialmente in commercio le capsule per Espresso Point chiamandole cialde.

Inoltre troviamo la Bialetti con il suo caffè, la Indesit con la macchina Uno System e in collaborazione con Illy che produce capsule adatte, la Maranello con le sue miscele in capsula e le apposite macchine per utilizzarle, Caffitaly e altri marchi attivi nel settore della torrefazione o degli elettrodomestici, producono macchine per caffè e linee di capsule correlate.

Un altro brand di caffè molto conosciuto è Borbone, che oltre alla torrefazione classica propone numerose linee di capsule di caffè che possono anche essere acquistate online.

Come districarsi nel mondo delle capsule per caffè?

Va da sé che non possa esistere un criterio unico per la scelta della macchina per caffè: ogni sistema ha le proprie caratteristiche specifiche, realizza un caffè dalle caratteristiche differenti e in molti casi permette di realizzare anche altri tipi di bevande; inoltre è possibile acquistare capsule non originali ma perfettamente compatibili con il sistema scelto.

Quindi, concentra la tua attenzione sull’acquisto della macchina per il caffè in modo che soddisfi le tue esigenze e sia compatibile con il tuo budget; per le capsule o cialde adatte non avrai l’imbarazzo della scelta!